Di web tax si continua a parlare alla luce dell’accordo sui dazi raggiunto in Scozia tra la presidente della Commissione europea e il presidente americano Donald Trump. L’intesa non si considera ancora vincolante, visto che manca l’approvazione del Consiglio europeo ma, appena pochi giorni dopo, già si nota la distanza tra le due sponde dell’Atlantico: la Casa Bianca ha celebrato il testo, sostenendo che Bruxelles si sia impegnata a non portare avanti il provvedimento. Di tutt’altro avviso la Commissione: “Non cambiamo le nostre regole e il nostro diritto di regolamentare autonomamente nello spazio digitale”. Una visione confermata anche dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “La web tax non è contenuta negli accordi che hanno fatto in Scozia, già quando è stata introdotta ha causato un po’ di contenzioso, noi valuteremo, abbiamo delle ipotesi anche sul tavolo da proporre naturalmente è una questione che non è definita e non è stata definita in sede europea perché l’Italia ce l’ha, altri Paesi in Europa no”. Non è un mistero, comunque, che il presidente Trump osteggi questa norma, sostenendo che sia fortemente protezionistica e di ostacolo alle Big Tech statunitensi.
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