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Gli approfondimenti
Credito R&S e riserva di legge (art. 23 Cost.): i limiti del Fisco tra discrezionalità tecnica e obbligo di parere MiSE
di Alvise Bullo e Elena De Campo
Profili fiscali e contabili della cessione d’azienda
di Marco Orlandi
Prescrizione del credito post notifica della cartella di pagamento. L’eccezione di prescrizione in executivis e l’omessa opposizione agli atti della riscossione
di Adriana Ardito
Giurisprudenza
Corti di Giustizia Tributarie di Primo Grado:
Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado di Milano – Sezione XVI – Sentenza n. 3180 del 17 luglio 2025: «AGEVOLAZIONI FISCALI – Incentivi fiscali alla ricerca – Credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo -Disconoscimento, da parte dell’Ufficio, del credito d’imposta da ricerca e sviluppo di cui al D.L. n. 145 del 2013 relativo al periodo di imposta 2018 utilizzato in compensazione nell’anno 2019 – Qualificazione dell’attività di ricerca e sviluppo nell’accezione rilevante ai fini dell’accesso al beneficio attestata da perizia tecnica predisposta da un dottore di ricerca in Ingegneria delle costruzioni, già professore a contratto presso il Politecnico di Milano – Controversia caratterizzata da elevato grado di tecnicismo che involge profili altamente tecnici e, quindi, valutativi – Illegittimità dell’atto impugnato in ragione del fatto che l’Ufficio non può disconoscere il diritto al credito d’imposta per ragioni tecniche senza interpellare il Ministero dello Sviluppo Economico»
Tribunali:
Tribunale Ordinario di Bari – Sezione II Civile – Sentenza n. 2272 dell’11 giugno 2025: «ESECUZIONE FORZATA – Opposizione all’esecuzione ex art. 615, co. 2, c.p.c. – Ricorso in opposizione avverso atto di pignoramento – Riscossione coattiva – Cartella di pagamento regolarmente notificata e non opposta – Intervenuta prescrizione successiva alla notifica – Eccezione sollevata in sede esecutiva – Ammissibilità dell’opposizione – Inidoneità della cartella a produrre effetti di giudicato – Atti interruttivi successivi inefficaci o non provati – Illegittimità del pignoramento presso terzi – Fondamento – Illegittimità del pignoramento presso terzi – Sussistenza»
Prassi
Agenzia delle entrate
Prestito o distacco di personale – Trattamento IVA
Distacco, avvalimento e codatorialità: le regole IVA aggiornate
Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 5 E del 16 maggio 2025: «IVA (Imposta sul valore aggiunto) – Base imponibile – Distacchi e/o prestiti di personale – Trattamento, ai fini dell’IVA, delle operazioni di prestito e distacco di personale -Abrogazione dell’art. 8, comma 35, della L. 11/03/1988, n. 67 – Rilevanza IVA del mero rimborso del costo del personale distaccato – Ambito soggettivo, oggettivo e territoriale – Decorrenza della nuova disciplina – Regime transitorio e salvaguardia dei comportamenti pregressi – Disciplina IVA applicabile ad altre forme di messa a disposizione del personale: codatorialità e avvalimento – Indicazioni operative e interpretative in relazione alla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE (causa C-94/19 dell’11 marzo 2020) – Art. 16-ter, del D.L. 17/09/2024, n. 131, conv., con mod., dalla L. 14/11/2024, n. 166 – Art. 30, del D.Lgs. 10/09/2003, n. 276»
ZES Unica – Agevolazioni per gli investimenti “misti” e limiti alla componente immobiliare
Credito d’imposta ZES Unica: immobili agevolabili solo entro il 50% dell’investimento complessivo
Risposta ad interpello – Agenzia delle Entrate – n. 183 dell’8 luglio 2025: «AGEVOLAZIONI FISCALI – Credito di imposta ZES Unica-Mezzogiorno – Spese agevolabili – Investimento immobiliare – Chiarimenti su investimenti “misti” e limiti alla componente immobiliare – Limiti alla componente agevolata riferita all’acquisto di beni immobili strumentali (cd. componente immobiliare) – Rispetto a quella relativa all’acquisizione degli altri asset strumentali agevolati “non immobiliari” – Calcolo limite del 50% – Determinazione del valore della sua componente immobiliare (inclusi i costi accessori capitalizzabili), agevolata, che non può essere superiore alla metà (ossia, al 50%) del valore complessivo dell’investimento agevolato – Criterio – Art. 16, del D.L. 19/09/2023, n. 124, conv., con mod., dalla L. 13/11/2023, n. 162, come modificato dal comma 485 dell’art. 1 della L. 30/12/2024, n. 207 – Art. 3, comma 5, del D.M. 17/05/2024»
Riaddebito delle spese sostenute per l’uso comune dello studio professionale
Studio condiviso tra professionisti non associati: l’IVA si applica al riaddebito delle spese
Risposta ad interpello – Agenzia delle Entrate – n. 189 del 14 luglio 2025: «IVA (Imposta sul valore aggiunto) – Riaddebito delle spese sostenute per l’uso comune dello studio professionale, non costituito in associazione professionale – Quota parte di spese per il personale dipendente, per le riviste, per utenze di energia elettrica, acqua, gas, tassa sui rifiuti, affitti e vigilanza – Risposte ai quesiti – Il riaddebito delle spese deve essere soggetto ad IVA in quanto trattasi di operazioni imponibili tra professionisti indipendenti, come chiarito anche dalla circolare n. 58/E del 2001 – Esclusione del configurarsi un ipotesi di mandato senza rappresentanza – Gli interessi legali per ritardato pagamento di natura risarcitoria non concorrono alla base imponibile IVA ex art. 15 D.P.R. n. 633/1972 – Le spese legali liquidate dal giudice seguono la regola generale: l’IVA sulle spese processuali non va rimborsata al cliente del difensore vittorioso, qualora lo stesso cliente sia soggetto passivo IVA con diritto alla detrazione senza limitazioni (ad esempio da pro-rata) – Art. 15, del D.P.R. 26/10/1972, n. 633»
ISA – (Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale)
Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 11 E del 18 luglio 2025: «ISA (Indici sintetici di affidabilità fiscale) – Applicazione degli ISA per il p.i. 2024 – Nuova classificazione ATECO 2025 e impatto sui modelli ISA – Aggiornamento della modulistica 2025 per effetto delle modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 216/2023, dalla L. n. 213/2023 e dal D.Lgs. n. 192/2024 – Aggiornamento del quadro H per l’allineamento al nuovo art. 54 del TUIR – Obbligo di compilazione del modello ISA per le società tra professionisti che hanno dichiarato redditi d’impresa escluse dall’applicazione degli indici – Eliminazione del campo “Adeguamento valore esistenze iniziali” – Allineamento criteri contabili e fiscali per rimanenze e opere in corso – Obbligo di acquisizione dei dati “precalcolati” per chi ha aderito al Concordato preventivo biennale (CPB) 2024-2025 – Art. 9-bis, del D.L. 24/04/2017, n. 50, conv., con mod., dalla L. 21/06/2017, n. 96 – D.M. 18 marzo 2024 – D.M. 31 marzo 2025»
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