Nuovi strumenti per prevenire e contrastare gli episodi di infedeltà dei dipendenti nei confronti delle aziende. A fornirli è Fidelitas, realtà da oltre 2.200 dipendenti che offre servizi di sicurezza e consulenza.
Ma chi sono concretamente i dipendenti «infedeli»? Ce lo spiega il security manager Walter Lavigna: «Sono coloro che arrecano danni al patrimonio materiale, ed è il caso del taccheggio o dell’appropriazione indebita di un prodotto, ma anche a quello immateriale: parliamo, ad esempio, di un trasferimento non autorizzato di dati ad altri dispositivi».
L’infedeltà non si può prevedere. Può scaturire «dalla realizzazione di un interesse personale o da uno stato di necessità». Per questo, sottolinea Lavigna, «se io aiuto un’azienda a rendere difficoltose queste operazioni, esse diventano meno appetibili. Il dipendente deve avere la consapevolezza che ci sia un controllo giusto. Controlli eccessivi rischiano di generare l’effetto opposto. Non bisogna essere né soverchianti né blandi».
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