Tante novità in arrivo dalle amministrazioni regionali a sostegno del comparto agro-zootecnico con nuovi bandi, fondi e strategie mirate. La Lombardia investe 2,5 milioni per ridurre le emissioni in agricoltura, l’Umbria rimodula il Csr per rispondere alle richieste delle imprese, mentre la Valle d’Aosta avvia un protocollo sperimentale per la gestione del lupo. Nelle Marche parte un bando per i servizi di consulenza tecnica e il Lazio punta sulla valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale. Di seguito, tutti i dettagli delle misure attivate.
Regione Lombardia: 2,5 mln per per ridurre emissioni
Dal 2 settembre al 18 dicembre 2025 riapre il bando “Aria”, iniziativa a supporto di quelle aziende agricole che intendono investire su tecnologie sostenibili e meno inquinanti, finalizzate a migliorare l’aria, aiutare l’ambiente e rendere le aziende più moderne e competitive. Possono partecipare al bando micro, piccole e medie imprese agricole, comprese società e cooperative attive nell’agricoltura e zootecnia. Tra gli investimenti ammessi ci sono l’acquisto di macchinari per l’interramento immediato degli effluenti zootecnici durante lo spandimento, la copertura e adeguamento degli impianti di stoccaggio, investimenti in impianti di trattamento a basso impatto ambientale, per ridurre volumi e recuperare elementi nutritivi. Per maggiori dettagli cliccare QUI!
Regione Valle d’Aosta: al via un protocollo sperimentale per la gestione del lupo
La Giunta regionale ha approvato il protocollo sperimentale per la gestione del lupo in Valle d’Aosta. Il documento redatto dall’ufficio per la Fauna selvatica dell’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, con l’aiuto di un tecnico esterno, sulla base di documenti dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, prende in considerazione l’attuale stato di conservazione della specie canis lupus sul territorio italiano e mira a minimizzare e gestire l’insorgenza di situazioni critiche, quali i danni al bestiame e i rischi per la pubblica incolumità. L’atto, condiviso con l’ISPRA, che sottolinea l’ottima collaborazione e conferma che la Regione Valle d’Aosta sarà la prima a dotarsi di un protocollo lupo, fornisce all’Amministrazione regionale gli strumenti necessari per poter agire nel caso di presenza di lupi confidenti (sicurezza pubblica) oppure quando sono presenti impatti sulle attività produttive, in particolare sul settore zootecnico, descrivendo nel dettaglio, in maniera scientifica e con dati oggettivi, quando e come si può intervenire. Un documento che vede l’Assessorato pronto per quanto riguarda una gestione mirata del predatore, in attesa che l’Italia recepisca la modifica approvata da Parlamento e Consiglio Europeo e aggiorni il DPR 357/97, aprendo così alla possibilità di applicare l’art. 19 della legge 157/1992, che consente il controllo della specie (leggi il comunicato ufficiale QUI).
Regione Marche: approvato il bando “Erogazione Servizi di Consulenza”
Con Decreto del Dirigente della Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale n. 482 del 22 luglio 2025 è stato approvato, in attuazione della DGR n. 1003/2025, il bando dell’intervento SRH01 “Erogazione Servizi di Consulenza”. L’intervento è finalizzato a soddisfare le esigenze di supporto espresse dalle imprese agricole, forestali su aspetti tecnici, gestionali, economici, ambientali e sociali e a diffondere le innovazioni sviluppate tramite progetti di ricerca e sviluppo, tenendo conto delle pratiche agronomiche e zootecniche esistenti. I destinatari del bando sono i professionisti, le imprese, i soggetti costituiti, con atto pubblico, in forme associative consentite per l’esercizio dell’attività professionale ed i soggetti pubblici. Le domande di sostegno possono essere presentate su SIAR a partire dal giorno 07/10/2025 fino al giorno 22/01/2026, ore 13.00. Per maggiori informazioni il bando è disponibile QUI!
Regione Lazio punta sul patrimonio enogastronomico
Due iniziative finalizzate alla valorizzazione delle produzioni enogastronomiche locali. La prima prevede l’impegno di 2,5 milioni di euro per sostenere progetti capaci di valorizzare i prodotti agroalimentari regionali, promuovere le realtà produttive locali e rafforzare il legame tra identità territoriale e cultura enogastronomica. L’iniziativa si articola in due Avvisi Pubblici (consultabili QUI) rivolti a soggetti pubblici (Comuni, Pro Loco iscritte all’Albo regionale, Parchi regionali e Aziende pubbliche di servizi alla persona) e a soggetti privati senza fini di lucro. Ciascun Avviso dispone di una dotazione pari a un milione e 250mila euro. Per i soggetti pubblici, il contributo massimo erogabile è fissato in 20mila euro per i Comuni con meno di 15.000 abitanti, 30mila euro per quelli con popolazione pari o superiore a 15.000 abitanti e 20mila euro per i Parchi regionali e le Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP). Per i soggetti privati senza fini di lucro, il massimale di contributo previsto per ciascun progetto ammonta invece a 15mila euro. La seconda iniziativa riguarda la partecipazione collettiva di imprese regionali alla manifestazione internazionale CHEESE 2025, in programma a Bra (CN) dal 19 al 22 settembre 2025, organizzata da Slow Food Promozione. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività previste dal programma promozionale 2025 approvato con D.G.R. n. 976 del 22/11/2024 e affidato ad Arsial per la realizzazione. La domanda di partecipazione dovrà essere inviata, entro le ore 14:00 del 6 agosto 2025, esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo:comunicazione@pec.arsialpec.it. La partecipazione comporta il versamento di una quota omnicomprensiva pari a € 500,00 da corrispondere secondo le modalità indicate nell’Avviso disponibile QUI!
Regione Umbria: rimodulate le risorse del Csr per dare risposte immediate al settore agricolo
Sono stati riallocati fondi per sostenere investimenti produttivi (3,8 milioni), trasformazione agroalimentare (5,2 milioni) e l’insediamento di giovani agricoltori (1 milione). L’intervento nasce dal confronto con il territorio e punta a rafforzare competitività, innovazione e ricambio generazionale in agricoltura, senza modificare il budget complessivo del piano. Si tratta di una scelta strategica e pragmatica, che non modifica il budget totale del piano, ma orienta meglio i fondi verso le misure più richieste. Questo approccio punta a rendere l’amministrazione regionale più reattiva e vicina ai bisogni del territorio. Tutti i dettagli QUI!
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