30 luglio 2025, a cura di Simogel – Ogni giorno sono sempre di più le applicazioni che compaiono sugli store digitali, rendendo il mercato saturo. Tutti noi abbiamo decine e decine di applicazioni, spesso inutilizzate, sui nostri smartphone e ne usiamo soltanto una piccola parte. Secondo alcune analisi recenti, infatti, ogni persona ha in media più di quaranta app installate e ne usa abitualmente meno di dieci. Di queste, inoltre, solo una piccola parte sono di proprietà di brand del largo consumo
SATURAZIONE DEL MERCATO
«Viviamo in un mondo caratterizzato da overload digitale all’interno del quale per le aziende diventa sempre più difficile convincere le persone a scaricare un’applicazione e, soprattutto, usarla costantemente», questo è quanto argomenta Fausto Ortolani, founder e CEO di Urkah, la prima app gratuita di rewarding in Italia dedicata ai beni di largo consumo. «Proprio per dar vita a un ecosistema di fidelizzazione intelligente e multi-brand, multi category e multi store – egli prosegue -, abbiamo creato Urkah, un’unica piattaforma dove gli utenti possano caricare gli scontrini degli acquisti di brand diversi di qualsiasi supermercato, accumulare punti e ricevere premi sotto forma di buoni Amazon, spesa e benzina, incrementando il punteggio anche grazie ad altre attività come giochi brandizzati e partecipazione a sondaggi». Una sola app, infinite opportunità: Urkah rappresenta uno spazio virtuale unico nel suo genere e assolutamente inclusivo, nel quale aziende e consumatori trovano il proprio spazio.
UNA SOLA APP, DIVERSE OPPORTUNITÀ
Le prime possono interagire con le persone in un modo unico in una logica pay per results e con un approccio data driven unico basato sui dati di acquisto veri, i secondi hanno un accesso semplice e intuitivo al mondo del rewarding con premi quotidiani per ogni loro azione (acquisto, upload dello scontrino o completamento di un gioco), in modo immediato e, soprattutto, trasparente. «Per le aziende Urkah rappresenta un’opportunità senza precedenti, al momento l’unica in Italia – prosegue Fausto Ortolani –, di entrare in contatto non solo i propri clienti già acquisiti e più fedeli, ma anche con quelli potenziali di altri brand che abitano la stessa piattaforma. Abbiamo riscontrato che per ottenere i punti dagli scontrini le persone sono disposte anche a modificare le proprie abitudini di consumo. È una logica win-win con brand che non competono tra loro per farsi ascoltare, ma beneficiano di una community potenzialmente infinita che si alimenta costantemente».
UN REWARDING SOSTENIBILE E MERITOCRATICO
I brand, vicini e nella stessa app, sfruttano la presenza l’uno dell’altro, senza competizione, ma con un’amplificazione delle occasioni di visibilità. Il rewarding diventa sostenibile e meritocratico. A differenza delle tradizionali raccolte punti, spesso troppo lente e complesse, Urkah propone un modello trasparente e meritocratico, dove ogni interazione ha un valore reale e ogni punto è guadagnato in real time con un’azione concreta. Le persone, dunque, diventano parte attiva del processo, trasformando il loro tempo e la loro attenzione in valore reale che potranno poi convertire in premi o buoni sconto. Un ecosistema per il futuro: «Da sempre le aziende cercano di creare un rapporto con i propri consumatori cercando di non farli sentire solo un target da colpire, ma è sempre stato difficile andare oltre alla mera ricerca di empatia tramite un tono di voce più simpatico e informale», conclude Ortolani,
RECIPROCI INTERESSI DI AZIENDE E CONSUMATORI
«Ora la tecnologia ci permette di costruire sistemi relazionali veri; non è però immaginabile pensare che il consumatore possa seguire singolarmente tutte le proposte di ogni azienda e prima o poi nascerà un aggregatore in grado di riunirle. Questo è l’obiettivo di Urkah: una piattaforma capace di costruire un rapporto di reciproco interesse tra aziende e consumatori, dove i primi chiedono l’attenzione dei consumatori e questi sono premiati se lo fanno. Il tutto con modalità di gamification e ingaggio pensate per una cultura italiana e europea».
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