Mozzarella, i dazi al 15% imposti su alcuni prodotti rischiano di colpire duramente le aziende della Campania. È l’allarme lanciato da Confesercenti Campania, che stima un impatto negativo di circa 280 milioni di euro l’anno.
Secondo Vincenzo Schiavo, presidente regionale dell’associazione, l’introduzione dei dazi provocherà una contrazione significativa degli introiti per molte realtà produttive locali.
Settori più colpiti: agroalimentare, moda e manifattura
I dazi al 15% influiranno in particolare su tre settori chiave: agroalimentare, moda e manifattura. Si tratta di comparti fondamentali per l’economia campana e per l’export verso i mercati esteri.
Le imprese che operano in questi ambiti vedranno aumentare i costi di esportazione, con la concreta possibilità di diventare meno competitive rispetto ad altri produttori stranieri.
Le parole del presidente Vincenzo Schiavo
“Il rischio è concreto e immediato”, ha dichiarato Schiavo. “Se non si interviene subito, ci sarà una contrazione drammatica degli introiti. Le imprese saranno costrette a tagliare costi, ridurre il personale o, nel peggiore dei casi, chiudere”.
Confesercenti Campania chiede un’azione decisa da parte delle istituzioni. In particolare, si rivolge alla Regione e al Governo nazionale per predisporre misure urgenti a sostegno del sistema produttivo locale.
Richieste concrete alle istituzioni
Tra le proposte avanzate da Confesercenti ci sono:
- Incentivi per le aziende esportatrici
- Riduzione temporanea della pressione fiscale
- Accesso agevolato al credito
- Campagne promozionali per rilanciare i prodotti Made in Campania
“Non possiamo restare fermi mentre centinaia di imprese rischiano il collasso”, ha aggiunto Schiavo. “Servono soluzioni rapide, efficaci e coordinate”.
Conseguenze sui consumatori
I dazi al 15% non colpiscono solo le aziende. Anche i consumatori finali ne pagheranno le conseguenze. L’aumento dei costi di produzione e distribuzione potrebbe generare un rialzo dei prezzi al dettaglio.
I settori interessati comprendono beni di largo consumo, come alimenti trasformati, abbigliamento e componentistica industriale. Tutto ciò potrebbe tradursi in una minore capacità d’acquisto da parte delle famiglie.
Un appello all’unità
Confesercenti Campania invita tutte le associazioni di categoria a fare fronte comune. L’obiettivo è presentare un documento condiviso al Governo e alla Commissione Europea per chiedere una revisione della politica commerciale.
“Serve una strategia nazionale”, conclude Schiavo. “Non possiamo permetterci di compromettere la crescita economica di territori già fragili come il nostro”.
Conclusione, preoccupati e non solo per la mozzarella.
L’introduzione dei dazi al 15% rappresenta una minaccia concreta per l’economia campana. Le aziende chiedono sostegno, tutele e visione strategica. In gioco ci sono migliaia di posti di lavoro e la tenuta del tessuto produttivo locale.
Confesercenti Campania è pronta a dialogare con le istituzioni per trovare soluzioni, ma avverte: il tempo a disposizione è poco, e l’impatto sarà pesante se non si interviene subito.
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