il MIMIT pubblica l’elenco delle agevolazioni precluse


Scattano le sanzioni per le imprese non assicurate: fuori dai finanziamenti Smart&Start, Fondo per la salvaguardia occupazionale e altri incentivi gestiti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha ufficializzato, con un decreto pubblicato il 27 luglio 2025, l’elenco delle agevolazioni a cui non potranno più accedere le imprese inadempienti all’obbligo di assicurazione contro calamità naturali e catastrofi.

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Una misura attesa da mesi, che rende pienamente operativo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023), secondo cui l’accesso a fondi pubblici è subordinato alla stipula di una polizza assicurativa a copertura dei danni derivanti da eventi catastrofali (terremoti, alluvioni, frane, ecc.).

Incentivi bloccati per le imprese non assicurate

Le imprese che non abbiano sottoscritto una polizza catastrofale nei termini di legge non potranno accedere, tra le altre, alle seguenti misure:

  • Smart&Start Italia (DM 24 settembre 2014), incentivo per startup innovative;
  • Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali (DM 29 ottobre 2020), per imprese in crisi;
  • Agevolazioni per imprese sociali e cooperative ONLUS (DM 3 luglio 2015);
  • Mini contratti di sviluppo per il Sud (DM 12 agosto 2024), a sostegno delle PMI del Mezzogiorno.

Si tratta di misure gestite direttamente dalla Direzione generale per gli incentivi alle imprese del MIMIT. Il decreto non esaurisce però l’elenco degli incentivi esclusi: spetterà alle altre amministrazioni competenti (ad esempio MASE, MASAF, MIT) aggiornare i propri strumenti in base alla normativa.

L’obbligo assicurativo, introdotto dalla legge di bilancio 2024 (art. 1, commi 101-102), riguarda:

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  • tutte le imprese con sede in Italia o con stabile organizzazione sul territorio nazionale;
  • iscritte al Registro delle imprese;
  • che possiedono beni iscritti nel bilancio alle voci terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali (art. 2424 c.c.).

La polizza deve coprire i danni diretti provocati da eventi naturali verificatisi sul territorio nazionale.

Le scadenze

Il decreto precisa che le limitazioni all’accesso agli incentivi si applicano solo alle domande presentate successivamente alla pubblicazione del DM e in base a scadenze differenziate per tipologia d’impresa:

  • Grandi imprese: obbligo scattato il 31 marzo 2025, sanzioni attive dal 30 giugno (come da proroga contenuta nel DL 39/2025);
  • Medie imprese: termine fissato al 1° ottobre 2025;
  • Micro e piccole imprese: tempo fino al 31 dicembre 2025.

Oltre alla fase di domanda, il rispetto dell’obbligo assicurativo sarà verificato anche al momento dell’erogazione dell’agevolazione.

Agevolazioni con investimenti nel capitale: verifiche specifiche

Per gli incentivi che prevedono interventi nel capitale di rischio delle imprese, le verifiche dovranno avvenire:

  • In caso di investimento diretto: al momento del perfezionamento dell’operazione;
  • In caso di investimento indiretto (tramite fondi, veicoli societari o altri intermediari): secondo modalità che verranno definite da atti di indirizzo adottati dai soggetti gestori.

Tuttavia la legge non ha effetto automatico. Il MIMIT stesso, in una FAQ pubblicata il 14 aprile 2024, aveva chiarito che spetta alle singole amministrazioni attuare la norma, definendo se e come considerare l’inadempienza nei propri strumenti di agevolazione.

Con questo decreto, il MIMIT è il primo ministero a tradurre concretamente in regole operative l’obbligo assicurativo. Si tratta di una svolta importante che introduce una logica di prevenzione del rischio all’interno delle politiche industriali e di sviluppo.

L’intervento del MIMIT segna un primo passo verso l’integrazione sistematica dei rischi ambientali nei criteri di concessione degli aiuti pubblici. L’obbligo di assicurazione contro calamità naturali potrebbe trasformarsi, in prospettiva, in un requisito strutturale per l’accesso alle risorse pubbliche, con ricadute significative in termini di gestione del rischio d’impresa e responsabilità sociale.

In attesa dei decreti degli altri ministeri, le imprese sono chiamate a verificare con urgenza la propria posizione assicurativa: in mancanza di polizza, l’accesso a molteplici misure di sostegno sarà precluso già dai prossimi mesi.

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