Alluvione, bando della Camera di commercio per le imprese femminili danneggiate


Riconoscere e valorizzare le imprese femminili che, a seguito degli eventi alluvionali del maggio 2023, si sono distinte per resilienza, capacità di rilancio e innovazione responsabile. È questo l’obiettivo dell’iniziativa della Camera di commercio di Ferrara – Ravenna, promossa in collaborazione con il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile. L’ente metterà a disposizione le risorse raccolte tramite donazioni al fondo “Aiuto alle imprese femminili colpite dall’alluvione di maggio 2023”, che ha visto anche la partecipazione della rete nazionale dei comitati e del consorzio interuniversitario AlmaLaurea, che rappresenta 82 atenei italiani.

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Le risorse, pari a 16.300 euro, saranno assegnate a tre categorie di imprese femminili: micro e piccole imprese (tre premi da 3.000, 2.000 e 1.300 euro), micro e piccole imprese guidate da under 35 (due premi da 3.000 e 2.000 euro), medie e grandi imprese (due premi da 3.000 e 2.000 euro). Le imprese interessate possono presentare domanda dal 24 luglio al 30 settembre 2025, tramite posta elettronica certificata (pec) all’indirizzo cciaa@pec.fera.camcom.it, indicando nell’oggetto “Premio Imprese Femminili alluvione 2023”. Il bando e la modulistica sono disponibili sul sito ufficiale della Camera di commercio: www.fera.camcom.it.

“Siamo orgogliosi di lanciare il ‘Premio Resilienza, Rilancio e Innovazione Responsabile’ per sostenere le imprese femminili che, nonostante le difficoltà causate dall’alluvione di maggio 2023, hanno dimostrato grande resilienza e capacità di innovare – ha dichiarato il presidente della Camera di commercio di Ferrara – Ravenna, Giorgio Guberti –. Questo premio vuole essere un segno concreto di vicinanza e di incoraggiamento alle imprenditrici del nostro territorio. Un sentito ringraziamento va a tutte e tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi e reso possibile questo intervento”.

“La rete dei comitati per la promozione dell’imprenditorialità femminile – ha aggiunto la vicesegretaria generale di Unioncamere, Tiziana Pompei – è anche una rete di solidarietà. I comitati supportano le comunità e i territori in cui operano e con piacere sottolineo come il coinvolgimento attivo nella raccolta fondi da parte delle colleghe della rete di tutta Italia abbia confermato il ruolo cruciale anche nella promozione della coesione sociale e nel rafforzamento del senso di appartenenza”.

Sono 15.355 (il 22,3% del totale) le imprese ferraresi e ravennati guidate da donne. In tre casi su quattro operano nel terziario, sono mediamente più piccole per dimensioni e più giovani. Prevalgono forme giuridiche poco strutturate: il 63% delle imprese femminili è costituito da ditte individuali (contro il 53% di quelle non femminili), con tassi di sopravvivenza leggermente inferiori alla media. A cinque anni dalla nascita, rimane attivo il 62% delle imprese femminili, contro il 65% di quelle maschili. Nel lungo termine il divario si riduce: sopravvive il 45% delle aziende guidate da donne oltre i cinque anni, contro il 47% di quelle a guida maschile. È questa la fotografia scattata dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara Ravenna.

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