Reagire in fretta, e nel modo giusto, ai profondi cambiamenti dell’economia mondiale. Altrimenti, come ha sottolineato il presidente Michele de Pascale il rischio è che cambi definitivamente (e in peggio) “il Dna produttivo della nostra regione”. È stato questo il filo conduttore de ‘La nuova sfida globale per l’Emilia-Romagna’, convegno organizzato dai Rotary San Giorgio di Piano ‘Giulietta Masina’, Rotary Cento, Rotary Bologna Valle dell’Idice e Gruppo Rotary Estensi e che si è tenuto l’altra sera allo Zanhotel & Meeting Centergross. L’incontro, aperto dai saluti di Giovanni Leporati (presidente del Rotary di San Giorgio di Piano) e concluso dai saluti di Adriano Maestri (Pdg del distretto 2072), ha rappresentato l’occasione per conoscere meglio lo scenario economico globale – tra dazi, costo dell’energia, fine della globalizzazione, ruolo dell’Europa – e capire i riflessi che riguardano il territorio emiliano-romagnolo.
“Siamo di fronte a un cambio strutturale del paradigma economico mondiale – ha spiegato Gian Luigi Zaina, vicepresidente Piccola Industria di Confindustria con delega alla internazionalizzazione –. Per rimanere competitiva l’Emilia-Romagna deve diventare un’eccellenza nell’attrarre il capitale umano e guardare a mercati finora inesplorati o poco battuti, come Africa e Mercosur”. Mentre Michele Benvenuti, direttore della filiale di Venezia della Banca d’Italia, si è concentrato sul ruolo dell’Europa (“un mercato di capitali unico aiuterebbe le imprese”) e Massimo Arduini, chief lending officer di Credem ha ribadito che le banche hanno un ruolo fondamentale nel supporto alle aziende del territorio, il governatore de Pascale ha ribadito le priorità della Regione: “Metteremo in campo una politica per ridurre i costi energetici delle imprese, l’auto-dazio più pesante, infatti a breve approveremo la delibera sulle aree idonee. Poi bisogna insistere sulla transizione energetica e non farsi sfuggire alcuna possibilità di investimento sul nostro territorio da parte delle grandi aziende, anche straniere”.
a. z.
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