convocato il tavolo al Ministero. Preoccupazione tra i sindacati per il futuro occupazionale – Valledaostaglocal.it


È ufficiale: martedì 30 luglio, alle ore 17.00, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si terrà il tanto atteso incontro tra le Organizzazioni sindacali, la dirigenza di Carrefour Italia e i rappresentanti del dicastero guidato da Adolfo Urso. La convocazione arriva in seguito alla richiesta dei sindacati, allarmati dalla notizia – trapelata con crescente insistenza nelle scorse settimane – della cessione del ramo italiano della multinazionale della grande distribuzione al fondo New Princes Group.

Una notizia che, seppur non ancora formalizzata nei dettagli, ha scosso profondamente i lavoratori e i sindacati, alimentando timori su possibili ristrutturazioni, razionalizzazioni e tagli al personale. Con oltre 15.000 dipendenti in Italia, Carrefour rappresenta infatti uno dei principali datori di lavoro nel settore della GDO. Una transizione di proprietà non è mai un’operazione neutra: a destare particolare preoccupazione è l’assenza, finora, di un piano industriale chiaro da parte della nuova proprietà.

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La UILTuCS, una delle sigle più attive nel comparto, ha già convocato un coordinamento nazionale delle proprie strutture, delegate e delegati per discutere le strategie da adottare. «Vogliamo capire quali siano le reali intenzioni del nuovo acquirente, e soprattutto tutelare ogni singolo posto di lavoro», spiega Raffaele Statti, segretario regionale UILTuCS Valle d’Aosta, sottolineando la necessità di una mobilitazione attenta e compatta.

D’altra parte, la storia recente della grande distribuzione in Italia – dai casi Auchan-Conad fino alle crisi di punti vendita Coop e Sma – insegna che le ristrutturazioni possono essere rapide, dolorose e, talvolta, poco trasparenti. La GDO è oggi un settore in forte trasformazione: digitalizzazione, inflazione, concorrenza dell’e-commerce e nuove abitudini di consumo hanno ridisegnato gli equilibri. In questo contesto, ogni cambiamento di assetto rischia di ripercuotersi in primis sul personale.

New Princes Group, fondo con interessi internazionali e reputazione piuttosto riservata, finora non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Alcune indiscrezioni parlano di un piano di rilancio dei format Carrefour puntando su innovazione e localismo, ma senza escludere chiusure di punti vendita ritenuti poco performanti.

La speranza, per i sindacati, è che l’incontro al Ministero non si limiti a una mera comunicazione unilaterale, ma apra una vera interlocuzione su basi concrete. «Il passaggio di proprietà – dicono dalla UILTuCS – non può diventare l’alibi per fare cassa sulla pelle dei lavoratori. Occorre un progetto di rilancio, non di ridimensionamento.»

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La partita si gioca tutta nei prossimi mesi, ma l’incontro del 30 luglio sarà il primo, cruciale banco di prova. La vigilanza sindacale, la trasparenza aziendale e l’attenzione delle istituzioni saranno determinanti per scrivere il futuro non solo di Carrefour, ma di migliaia di famiglie che da questa realtà dipendono.





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