Quantum computing per difesa e spazio: la strategia Ue 2030


Negli ultimi anni, il quantum computing si è imposto come una delle tecnologie più innovative e strategiche per il settore Aerospace & Defence (A&D). Con un investimento globale in quantum technology che ha superato i 56 miliardi di dollari, il calcolo quantistico è ormai una priorità strategica per l’Unione Europea, che mira a consolidare la propria leadership tecnologica entro il 2030.

La capacità di questa tecnologia di elaborare enormi volumi di dati in parallelo e di risolvere problemi complessi a velocità inaccessibili ai sistemi classici promette di ridefinire le dinamiche operative e strategiche del settore. Tuttavia, la sua potenza introduce anche nuove sfide, in particolare per la sicurezza delle infrastrutture critiche e delle comunicazioni strategiche, spingendo l’UE a promuovere una transizione tecnologica coordinata.

Microcredito

per le aziende

 

La minaccia del quantum computing per la crittografia nel settore A&D

La straordinaria capacità del quantum computing di eseguire calcoli complessi a velocità esponenziali rispetto ai computer classici rappresenta una svolta tecnologica senza precedenti. Tuttavia, questa potenza pone una minaccia significativa agli attuali sistemi crittografici. Algoritmi come RSA ed ECC, fondamentali per la protezione di dati sensibili in ambito militare e governativo, potrebbero diventare vulnerabili entro il prossimo decennio, qualora computer quantistici raggiungano la capacità di eseguire algoritmi come quello di Shor. Tale scenario metterebbe a rischio la sicurezza di reti strategiche e infrastrutture critiche, richiedendo un’urgente evoluzione verso sistemi di crittografia più avanzati, come la Post-Quantum Cryptography (PQC).

Strategia europea Readiness 2030 per il quantum computing

Per rispondere a queste sfide, l’Unione Europea ha integrato il quantum computing nel programma Readiness 2030, un’iniziativa volta a garantire autonomia e resilienza tecnologica nel settore A&D. La strategia, adottata nel luglio 2025, si basa su cinque pilastri: ricerca e innovazione, sviluppo di infrastrutture quantistiche, rafforzamento dell’ecosistema industriale, applicazioni per spazio e difesa, e formazione di competenze specializzate.

Con un budget di oltre 1 miliardo di euro per il Quantum Technologies Flagship, l’UE punta a completare la transizione verso la Post-Quantum Cryptography (PQC) entro il 2030, proteggendo le infrastrutture strategiche. Questo approccio riflette l’impegno europeo a mantenere una posizione di leadership tecnologica in un contesto globale sempre più competitivo.

Progetti quantistici europei: dall’innovazione alla pratica

Diverse aziende e istituzioni europee stanno contribuendo attivamente allo sviluppo di tecnologie quantistiche.

Contabilità

Buste paga

 

In Spagna, Indra Group sta sviluppando soluzioni di Quantum Key Distribution (QKD) per comunicazioni sicure, partecipando a progetti come DISCRETION e REPMUS, finanziati dall’European Defence Fund (EDF).

Inoltre, il progetto OpenSuperQ, coordinato da Forschungszentrum Jülich in Germania, sta sviluppando un computer quantistico superconduttore competitivo a livello globale, mentre AQTION lavora su sistemi a ioni intrappolati a basso consumo energetico. Progetti come EuroQCS-Italy, guidato da CINECA, mirano a integrare computer quantistici nei data center di supercalcolo, ampliando le capacità europee. Questi progetti evidenziano la vitalità dell’ecosistema europeo, con l’Italia che gioca un ruolo crescente grazie a collaborazioni accademico-industriali.

L’Italia nella transizione quantistica

In Italia, il quadro normativo e operativo si sta evolvendo per affrontare le sfide quantistiche. Nuove normative nazionali impongono l’adozione di sistemi di crittografia quantistica per le infrastrutture strategiche, mentre l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) supervisiona l’implementazione di standard di sicurezza avanzati. Il Comando Operazioni in Rete (COR) e il 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica “Rombo” collaborano con partner industriali, accademici e NATO in esercitazioni congiunte per sviluppare capacità di difesa contro minacce quantistiche, rafforzando la resilienza cyber del Paese. Queste attività dimostrano l’impegno italiano nel garantire una transizione tecnologica efficace e coordinata.

Investimenti e standardizzazione: le sfide del quantum computing

Nonostante i progressi, l’Europa affronta sfide significative. Gli investimenti privati nel quantum computing rappresentano solo il 5% del totale globale, rispetto al 25% degli Stati Uniti, limitando la competitività della regione. L’UE sta cercando di colmare questo divario sia attraverso il Quantum Technologies Flagship e che incentivando partenariati pubblico-privati. Inoltre, la standardizzazione rimane cruciale: enti come CEN-CENELEC stanno sviluppando standard condivisi per garantire l’interoperabilità delle tecnologie quantistiche tra gli Stati membri, facilitando l’integrazione nei settori strategici. Il successo di queste iniziative dipenderà dalla capacità di coordinare risorse e politiche a livello europeo.

La formazione di competenze specializzate è un altro pilastro fondamentale. In Europa, la carenza di esperti quantistici è significativa, con solo un candidato qualificato ogni tre posizioni aperte. In Italia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e le università stanno intensificando i programmi di formazione in collaborazione con l’industria, promuovendo ricerca applicata in crittografia quantistica e cyber-sicurezza. Queste iniziative sono essenziali per creare una forza lavoro capace di affrontare le sfide tecnologiche e strategiche del futuro, garantendo che l’Italia e l’Europa possano mantenere un vantaggio competitivo in un settore in rapida evoluzione.

Quantum computing: rivoluzione silenziosa in corso

Il quantum computing rappresenta una rivoluzione tecnologica che sta trasformando il settore Aerospace & Defence, con implicazioni profonde per la cyber-sicurezza e le strategie operative. L’Unione Europea, attraverso la Readiness 2030 e il Quantum Technologies Flagship, sta tracciando un percorso chiaro per mantenere la leadership tecnologica. L’Italia, con normative avanzate e collaborazioni strategiche, è ben posizionata per contribuire a questo sforzo, a condizione di continuare a investire in ricerca, innovazione e formazione. Il successo dipenderà dalla capacità di coordinare risorse, competenze e politiche a livello europeo e nazionale, garantendo un futuro sicuro e tecnologicamente avanzato.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Carta di credito con fido

Procedura celere