voucher, sgravi e bonus fino a 50mila euro per chi apre un’impresa


In un panorama economico che si evolve a ritmo sostenuto, il nuovo decreto emanato il 14 luglio 2025 dal Governo italiano mette sul piatto 800 milioni di euro per sostenere giovani imprenditori e far decollare l’idea di autoimpiego tra i più ambiziosi under 35.

Questi incentivi si rivolgono a coloro che desiderano avviare o potenziare la propria impresa, con un occhio di riguardo per le situazioni di fragilità e per chi vive in condizioni di disoccupazione o inoccupazione. L’obiettivo è generare nuove prospettive professionali e favorire la crescita di business innovativi in tutto il Paese.

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Finanziamenti e forme di supporto

In quest’ottica, il decreto prevede contributi fondo perduto che arrivano a coprire fino al 65% delle spese per progetti dal valore massimo di 120.000 euro, mentre si passa al 60% se l’investimento supera tale soglia.

Un’altra grande opportunità si manifesta attraverso il voucher avvio attività, importo che può raggiungere quota 30.000 euro per le regioni del Centro-Nord, incrementabile fino a 40.000 euro quando si investe in soluzioni innovative o orientate alla digitalizzazione e alla sostenibilità. Si potranno così ridurre i costi iniziali per la costituzione di nuove imprese, dalle semplici partite IVA alle strutture societarie più complesse.

Ambito territoriale e misure aggiuntive

In particolare, le condizioni sono ancora più favorevoli per il Sud Italia, grazie all’iniziativa Resto al Sud 2.0. Qui, il voucher iniziale sale a 40.000 euro, estendibile a 50.000 in caso di tecnologie all’avanguardia, mentre i contributi a fondo perduto possono raggiungere il 70-75% dei costi ammissibili. Per chi avvia la propria attività nei settori della transizione digitale o della transizione ecologica tra luglio 2024 e dicembre 2025, è previsto un sussidio mensile di 500 euro per un massimo di tre anni, una spinta non indifferente per chi desideri abbracciare un modello di business moderno e sostenibile.

Nel pacchetto di agevolazioni rientra anche l’esonero contributivo, con cui le piccole imprese che assumono giovani con contratti a tempo indeterminato potranno beneficiare di sgravi INPS fino a 800 euro mensili per lavoratore, per un massimo di tre anni.

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Una prospettiva per il futuro

Questo mix di agevolazioni dimostra come le istituzioni puntino sulla creazione di un vero e proprio ecosistema di crescita, in cui iniziative imprenditoriali e vocazione al progresso possano fondersi con la necessità di generare nuova occupazione. L’attenzione riservata alle aree a rischio di marginalizzazione e la spinta verso progetti ad alto tasso di innovazione contribuiscono a tracciare un percorso di sviluppo inclusivo. Nel complesso, queste misure vanno a rafforzare una visione di Paese che valorizza le competenze dei giovani, invitandoli a gettare basi solide per un futuro lavorativo in cui creatività e responsabilità sociale si incontrano.



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