L’esigenza di raggiungere l’indipendenza energetica, anche parziale, è sempre più sentita da parte delle imprese. Accanto ad essa, gli sforzi per ridurre le emissioni inquinanti derivate dalle attività produttive aumentano la spinta all’acquisto di impianti per la produzione di energie rinnovabili.
Maci sono fondi che permettano di ridurre lo sforzo economico per l’acquisto del fotovoltaico? Quali sono? E come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze?
Bando fotovoltaico 2025
Le caratteristiche principali di questa agevolazione, e che la distinguono da altri fondi per il fotovoltaico, sono:
- Rivolto alle PMI
- L’acquisto del fotovoltaico è un investimento “trainante” (ovvero non subordinato ad altri investimenti)
- L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, fino al 40% delle spese per l’impianto
- Investimento minimo: €30.000, contributo massimo: €403.000
L’agevolazione ammette anche le spese per il rinnovo di impianti già esistenti a condizione che:
- Il rinnovo riguardi l’intero impianto, non solamente alcune componenti
- Il rinnovo comporti una maggiore efficienza energetica dell’impianto
È un’agevolazione molto interessante, soprattutto per le imprese di Piccola e Media dimensione che non hanno in programma investimenti per l’acquisto di macchinari più performanti
SIMEST | Transizione Ecologica
Anche in questo caso, l’investimento per il fotovoltaico non è subordinato ad altre voci di spesa. Vediamo come si differenzia dal Bando Fotovoltaico 2025:
- Rivolto alle imprese di qualsiasi dimensione, anche Grandi Imprese
- L’agevolazione è un finanziamento a tasso agevolato (a copertura fino al 100% delle spese)
- Investimento minimo: €10.000, contributo massimo: €5.000.000
Questo bando potrebbe risultare più interessante sicuramente per le imprese di Grande dimensione, escluse dalla precedente agevolazione, ma anche per quelle imprese che intendano fare investimenti importanti e accedere a massimali di contributo più elevati.
Transizione 5.0
Nella transizione 5.0, l’acquisto del fotovoltaico è subordinato all’acquisto di beni materiali 4.0 che da soli permettano all’impresa di migliorare la propria efficienza energetica. Quindi la prima caratteristica che distingue questa agevolazione dalle precedenti è che l’investimento per il fotovoltaico non sia trainante. Vediamo le altre caratteristiche:
- Rivolto ad imprese di qualsiasi dimensione, anche Grandi Imprese
- L’agevolazione è un credito d’imposta fino al 45% delle spese
- L’impianto fotovoltaico è valorizzato fino al 150% del costo
- Agevolazione massima: €7.500.000
La transizione 5.0 permette di avere accesso ad un contributo maggiore, e diventa quindi particolarmente interessante per le imprese produttive che abbiano intenzione di investire anche in beni materiali per l’efficientamento energetico.
Linea Microimprese
Già dal titolo si può intuire la prima grande restrizione che distingue questa misura dalle precedenti: è rivolto solamente alle microimprese. Oltre a ciò, è un Bando di Regione Lombardia, dedicato alle strutture produttive presenti sul territorio lombardo.
- L’investimento per il fotovoltaico è subordinato ad altre voci di spesa
- L’agevolazione è un contributo a fondo perduto del 50% delle spese
- Investimento minimo: €10.000, contributo massimo: €50.000
Anche in questo caso, l’agevolazione è particolarmente interessante per le Microimprese che hanno importi di spesa inferiori (rispetto al minimo richiesto da altre agevolazioni) e che intendano investire anche in macchinari per l’efficientamento energetico.
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