Dopo nove mesi di vertenza, un accordo: parte della produzione della storica azienda di illuminotecnica Targetti rimarrà a Firenze, con un piano di investimenti per il 2025-27 che si propone di rilanciare l’attività anche nel capoluogo toscano. L’accordo quadro siglato oggi scongiura i licenziamenti annunciati nel novembre 2024 con la ricollocazione all’interno dell’azienda o del gruppo 3F – casa madre – di una parte dei lavoratori addetti alla produzione che in origine avrebbero dovuto trasferirsi a Nusco (Avellino).
L’intesa siglata alla presenza delle istituzioni prevede 3,5 milioni di euro di investimenti nel triennio 2025-2027 accompagnati dalla Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione – durata, 22 mesi utili alla riqualificazione del personale – e un nuovo immobile nell’area di Firenze, nel quale verranno trasferiti gli uffici e parte della produzione di alta gamma di Targetti, con focus su attività di progettazione, ricerca e sviluppo del prodotto. Nell’accordo sono inoltre previsti incentivi per uscite non oppositive per agganciare, ad esempio, la pensione. La Regione Toscana metterà a disposizione della riorganizzazione la propria strumentazione di supporto alle imprese.
“Abbiamo raggiunto un accordo – ha detto Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente della Regione Toscana – che ci consente di pensare al rilancio di un marchio storico di Firenze: significativamente la sede legale dell’azienda sarà mantenuta a Firenze nel nuovo stabilimento che l’azienda dovrà reperire”. Per l’assessore al lavoro del Comune di Firenze Dario Danti “in vista ci sono investimenti che auspichiamo possano rappresentare il viatico per un rilancio concreto”. Stefano Angelini, segretario generale Fiom-Cgil Firenze Prato Pistoia, esprime soddisfazione “per questo importante punto di partenza” e sottolinea che “la Fiom e le Rsu monitoreranno con molta attenzione il percorso previsto dall’accordo per tutta la durata degli ammortizzatori sociali, affinché si arrivi ad un vero rilancio di un’azienda storica del territorio”. (lt)
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