ECONOMIA, banche e capitali di mercato. Mobilitazione risorse per investimenti nell’economia reale: Londra, l’evento promosso da Intesa Sanpaolo

Londra, 15 luglio 2025 – Il ruolo delle infrastrutture, della transizione energetica e dell’innovazione quali fattori chiave per la competitività del Regno Unito e dell’Europa è stato il tema al centro della conferenza “Infrastructure and Growth Opportunities for Europe and the UK: Focus on the UK Infrastructure Strategy”, evento che ha avuto luogo nella capitale britannica organizzato dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo.

L’EVENTO LONDINESE PROMOSSO DA INTESA SANPAOLO

All’incontro hanno partecipato esponenti di Istituzioni e rappresentanti del mondo imprenditoriale, finanziario e accademico per analizzare il nuovo Piano decennale per le infrastrutture del Regno Unito (2025-2035) e discutere in merito alle opportunità a esso connesse, oltreché delle iniziative utili ai fini dell’attrazione di investimenti tra i diversi paesi. Mauro Micillo (Chief della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo), ha al riguardo commentato: «Siamo convinti che un dialogo costruttivo tra settore pubblico e privato sia la chiave per accelerare progetti che rafforzano la competitività del Regno Unito e dell’Europa. Il finanziamento delle infrastrutture sostenibili, oltre a supportare la cosiddetta twin transition, cioè “green” e “digital”, continuerà a costituire un pilastro chiave della strategia della Divisione IMI CIB, per la distintiva capacità di mobilitare capitali di mercato a favore dell’economia reale e per le competenze tecniche e specialistiche di advisory e di strutturazione nel project e public financing».

Mauro Micillo

MOBILITARE CAPITALI DI MERCATO IN FAVORE DELL’ECONOMIA REALE

«In questo ambito – ha proseguito Micillo -, nel 2024 i volumi del mercato Project Finance a livello globale hanno superato i trecento miliardi di euro, dei quali quarantacinque, cifra pari al 15% del mercato complessivo, hanno riguardato operazioni che hanno visto partecipe la nostra Divisione. A conferma, siamo impegnati, nel ruolo di catalizzatori, a sostenere gli investimenti accanto a Istituzioni, aziende, fondi e investitori, al fine di supportare i progetti chiave del nuovo piano decennale per le infrastrutture del Regno Unito, collaborando per creare sinergie e opportunità di business, ponendoci l’obiettivo di migliorare la competitività, promuovendo allo stesso tempo uno sviluppo sostenibile». Nell’incontro di Londra sono stati trattati anche i temi relativi alle grandi operazioni strategiche a supporto della transizione e dell’innovazione. La Divisione IMI CIB ha partecipato dal 2023 a oggi a diverse operazioni internazionali originate nel Regno Unito, con il coinvolgimento di partner e investitori globali, per un controvalore complessivo di circa undici miliardi di euro, consolidando la propria presenza a supporto di progetti strategici nei settori infrastrutture, energia, telecomunicazioni etransizione digitale.

GRANDI OPERAZIONI A SUPPORTO DI TRANSIZIONE E INNOVAZIONE

Tra questi, a titolo di esempio, il progetto di trasporto e stoccaggio di CO₂ Liverpool Bay T&S (T&S), il perfezionamento dell’acquisizione di National Grid Transmission da parte di Macquarie AM, e operazioni nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica a fianco di TRIG e SEEIT. Queste iniziative confermano l’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo, guidato dal CEO Carlo Messina, nell’affiancare la trasformazione sostenibile e digitale, favorendo la nascita di nuovi modelli di crescita in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa 2022-2025. Per quanto concerne invece le infrastrutture e le strategie di crescita va rilevato che il piano decennale per le infrastrutture varato recentemente dal Governo del Regno Unito prevede investimenti pari a 725 miliardi di sterline (oltre 846 miliardi di euro), risorse la cui allocazione è finalizzata allo stimolo dello sviluppo economico, alle modernizzazzione dei servizi pubblici e all’accelerazione del percorso in direzione di una economia low carbon. Ponendo un forte accento sul valore sociale, il Piano mira ad affrontare le sfide di rilancio a lungo termine, stimolare la crescita economica del Regno Unito, attrarre nuovi talenti, adottare tecnologie all’avanguardia e migliorare la competitività globale.

IL PIANO DECENNALE PER LE INFRASTRUTTURE DEL REGNO UNITO

Esso si articola su tre direttrici principali: opere infrastrutturali, transizione energetica e potenziamento delle strutture sociali e ambientali, con focus su mobilità urbana, edilizia residenziale, fonti rinnovabili, sanità e istruzione. Sulla scia della recente approvazione, la Divisione IMI CIB ha riunito a Londra aziende corporate, fondi infrastrutturali, investitori istituzionali provenienti da Italia, Regno Unito e Medio Oriente allo scopo di analizzare le opportunità offerte dal Piano, sottolineando al contempo la crescente necessità di investimenti che vedano la partnership tra pubblico e privato, offrendo, infine, spunti riguardo alle iniziative utili per supportare una crescita sostenibile in Europa e nel Regno Unito. L’incontro ha preso avvio con l’intervento di Mauro Micillo, seguito dai keynote speech di John Edwards (Director e COO of the Office for Investment UK Government), di Enrico Letta, già Presidente del Consiglio dei ministri italiano) e di Alan Morrison (Intesa Sanpaolo Professor of Business, Ethics and Finance presso la Saïd Business School dell’Università di Oxford). La tavola rotonda ha quindi riunito esponenti di IKIGAI Capital, ENI UK, Masdar, Macquarie AM, Ofgem, SSE Renewables e della Divisione IMI CIB.

LA BRANCH LONDINESE DI IMI CORPORATE

La branch di Londra della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, divenuta filiale nel 1981, rappresenta oggi una delle principali realtà del network internazionale, nonché hub di riferimento per le attività nella Regione UK & MEA, che include anche le sedi di Dubai, Abu Dhabi, Doha e Istanbul. Il volume di finanziamenti a clienti corporate e financial institutions ammonta a circa 8,5 miliardi di euro (dato riferito al 31 dicembre 2024). Nella regione operano oltre trecento professionisti impegnati nella gestione delle relazioni commerciali con più di seicento gruppi tra Regno Unito e Medio Oriente, tra i quali figurano  grandi multinazionali attive nei settori infrastrutturali, di energia, telecomunicazioni, real estate, principali financial sponsor, fondi sovrani e investitori istituzionali. A queste si aggiungono cquattrocento filiali locali di importanti gruppi italiani ed esteri attivi su scala globale.

VOLUME DI SCAMBI TRA UE, UK E MEDIO ORIENTE

Scambi commerciali tra il Regno Unito, l’UE e il Medio Oriente: il Regno Unito, l’Unione europea e il Medio Oriente intrattengono forti relazioni commerciali, ben consolidate nel tempo, che rinvengono ulteriori prospettive di sviluppo nel prossimo futuro. Queste tre geografie, unite, rappresentano oltre il 30% del prodotto interno lordo mondiale (¹).

L’Unione europea è un importante partner commerciale per il Regno Unito: nel 2024, le esportazioni britanniche di beni e servizi verso l’UE ammontavano a 358 miliardi di sterline (pari al 41% del complesso delle esportazioni dal Regno Unito). Le importazioni dall’UE sono state pari a 454 miliardi di sterline (il 51% del totale del Regno Unito). Nel 2024, le esportazioni di servizi dal Regno Unito verso l’UE sono state superiori del 19% rispetto ai livelli del 2019 in termini reali (²)

Regno Unito – Medio Oriente: il volume dei commerci del Regno Unito con il Gulf Cooperation Council (GCC) ammonta a 59 miliradi di sterline all’anno, rappresentando il settimo mercato d’esportazione per il Regno Unito. I singoli Stati del Golfo perseguono specifici partenariati con il Regno Unito, e i fondi sovrani dei paesi del Golfo, tra cui quelli dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti (EAU), sono alcuni dei maggiori investitori stranieri nel Regno Unito (³) (⁴).

UE – Medio Oriente: l’Unione europea è il secondo partner commerciale del Gulf Cooperation Council, rappresentando l’11,7% degli scambi totali di merci del GCC con il mondo nel 2024, pari a 161,7 miliardi di euro (⁵).

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INTESA SANPAOLO: Infrastructure, Energy and Innovation to boost the competitiveness of the UK, Europe and the Middle East.

Intesa Sanpaolo’s IMI Corporate & Investment Banking Division convened a dialogue in London among institutions, companies and investors on growth opportunities related to the United Kingdom’s new 10-year infrastructure plan. Mauro Micillo, Chief of the IMI CIB Division at Intesa Sanpaolo: «We are playing a catalytic role in supporting investments alongside institutions, corporates, funds and investors to support the key projects of the United Kingdom’s new 10-year infrastructure plan, working together to create synergies and business opportunities with the goal of enhancing competitiveness and promoting sustainable development» With a consolidated presence in the UK for over a century, IMI CIB has supported various strategic transactions totaling around €11 billion since 2023. Financing for corporate clients and financial institutions in the UK & MEA Region totaling approximately €8.5 billion

London, 15 July 2025 – The role of infrastructure, the energy transition and innovation as key drivers of competitiveness for the United Kingdom and Europe was the focus of the conference “Infrastructure and Growth Opportunities for Europe and the UK: Focus on the UK Infrastructure Strategy”, held in London and organized by Intesa Sanpaolo’s IMI Corporate & Investment Banking Division. The event brought together institutional representatives, business leaders, financial sector representatives and academics to examine the United Kingdom’s newly launched 10- year infrastructure plan (2025–2035), discuss associated opportunities, and explore initiatives to attract investment across countries.

Abu Dhabi (EAU)

Mauro Micillo, Chief of the IMI CIB Division at Intesa Sanpaolo, stated: «We strongly believe that a constructive public-private dialogue is key to accelerating projects that strengthen the competitiveness of the United Kingdom and Europe. Financing sustainable infrastructure, while supporting the so-called twin transition (green and digital), will continue to be a strategic pillar of the IMI CIB Division’s strategy. We bring a distinctive ability to mobilise market capital for the real economy, backed by deep technical expertise in advisory and in project and public financing. In 2024 alone, global project finance volumes surpassed €300 billion, with transactions involving our Division representing around €45 billion – nearly 15% of the global total. We are playing a catalytic role in supporting investments, working closely with institutions, corporates, funds and investors to support the key projects of the United Kingdom’s new 10-year infrastructure plan, creating synergies and business opportunities with the goal of enhancing competitiveness and promoting sustainable development».

Strategic Transactions Backing the Transition and Innovation

Since 2023, the IMI CIB Division has been involved in several strategic international transactions originating in the United Kingdom, involving global partners and investors, with a total value of approximately €11 billion. Strengthening its role in strategic projects, the Division has supported initiatives in infrastructure, energy, telecommunications and digital transition – including the Liverpool Bay CO₂ Transport and Storage (T&S) project, the completion of the acquisition of National Grid Transmission by Macquarie AM, and renewable energy and energy efficiency operations alongside TRIG and SEEIT. These initiatives confirm the Intesa Sanpaolo Group’s ongoing commitment – under the leadership of CEO Carlo Messina – to enabling sustainable and digital transformation, in line with the Group’s 2022–2025 Business Plan.

London event on Infrastructure and Growth Strategies The UK Government’s newly approved 10-year Infrastructure Strategy outlines £725 billion (over €846 billion) in investments to stimulate economic development, modernise public services and accelerate the transition to a low-carbon economy. With a strong focus on social value, the plan aims to address long-term challenges, drive economic growth, attract global talent, adopt cutting-edge technologies and enhance global competitiveness. The strategy is built on three pillars: infrastructure works, energy transition, and the enhancement of social and environmental systems — with a focus on urban mobility, housing, renewables, healthcare and education.

In response to the plan’s approval, the IMI CIB Division gathered corporate clients, infrastructure funds and institutional investors from Italy, the United Kingdom and the Middle East to analyse the opportunities presented by the plan. The event highlighted the growing importance of public-private partnerships and offered perspectives on how to support sustainable growth in Europe and the United Kingdom. Opening remarks were delivered by Mauro Micillo, followed by keynote speeches from John Edwards (Director and COO, Office for Investment, UK Government), Enrico Letta (former Italian PM), and Alan Morrison (Intesa Sanpaolo Professor of Business, Ethics and Finance, Saïd Business School, University of Oxford). A panel discussion featured leaders from IKIGAI Capital, ENI UK, Masdar, Macquarie AM, Ofgem, SSE Renewables, and the IMI CIB Division. A longstanding presence in the United Kingdom The IMI Corporate & Investment Banking Division’s London branch, which became a subsidiary in 1981, is one of the Group’s key international hubs. It is the main hub for the UK & MEA Region, which also includes operations in Dubai, Abu Dhabi, Doha and Istanbul. The volume of financing to corporate clients and financial institutions amounted to approximately €8.5 billion (data as of 31/12/2024). In the Region,

approximately 310 professionals manage commercial relationships with over 600 groups – including large multinationals active in infrastructure, energy, telecommunications, and real estate; key financial sponsors; sovereign wealth funds; and institutional investors – as well as approximately 400 local branches of major Italian and international corporate groups. Trade between the United Kingdom, the European Union and the Middle East The United Kingdom, the European Union and the Middle East share long-standing trade relationships, with further potential for development in the near future. Together, these three regions account for over 30% of global GDP (¹).

United Kingdom – European Union: the European Union remains a key trade partner for the United Kingdom: in 2024, UK exports of goods and services to the EU reached £358 billion (41% of total UK exports), while imports from the EU amounted to £454 billion (51% of total UK imports). In real terms, UK services exports to the EU in 2024 were 19% higher than in 2019 (²).

United Kingdom – Middle East: trade between the United Kingdom and the Gulf Cooperation Council (GCC) (³) amounts to approximately £59 billion per year, making the GCC the United Kingdom’s seventh-largest export market. Individual Gulf states are pursuingspecific partnerships with the UK, and sovereign wealth funds from Gulf countries – including Saudi Arabia and the United Arab Emirates – rank among the largest foreign investors in the United Kingdom (⁴).

European Union – Middle East: the European Union is the Gulf Cooperation Council’s second-largest trading partner, representing 11.7% of the GCC’s total goods trade with the world in 2024, equivalent to €161.7 billion (⁵).

NOTE

(¹) Oxford Economics Database. EU (~$28 trillion), UK ($3.6 trillion), and Middle East ($3.6 trillion) at current prices, together representing

approximately 32% of global GDP ($110.5 trillion).

(²) UK Parliament, Statistics on UK–EU trade, April 2025.

(³) The Gulf Cooperation Council (GCC) includes Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Saudi Arabia and the United Arab Emirates.

(⁴) The Guardian, Dismay as UK prepares to sign ‘values-free’ £1.6bn trade deal with Gulf states, May 2025.

(⁵) European Commission, Gulf Region.