“I dazi isoleranno gli Usa. Il made in Italy può farcela”


È nato nell’estate del 1963, pochi mesi dopo il primo scudetto dell’Inter di Herrera e Mazzola, che era di proprietà di suo nonno. Si chiama Angelo Moratti, proprio come il nonno. Ha due figli gemelli di 8 anni che girano per casa con la maglia nerazzurra. L’interismo in casa Moratti è una religione. È un imprenditore di grande successo, è al vertice di importanti aziende, investe in start-up e ha legami fortissimi con l’imprenditoria americana. È amico di Buffett, è dirigente di Starbucks.

Dott. Moratti, come è nata questa decisione di Trump di imporre dazi così alti all’Europa?

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

«È il suo carattere. Lui parlava di dazi già negli anni Novanta, quando era uno dei più importanti imprenditori di New York».

Lei se l’aspettava o è stato preso di sorpresa?

«Me l’aspettavo. Era logico che accadesse».

Qual è ora il nostro problema principale?

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

«Da trent’anni lavoro insieme a imprenditori giovani, sia americani che europei. Sempre partendo dal principio che l’unione tra il genio italiano e l’efficienza americana è garanzia di successo. Ora dobbiamo capire cosa bisogna cambiare. Bisogna difendere il sistema-Italia e capire come difenderlo».

Cosa cambia?

«Veniamo da un mondo nel quale qualsiasi imprenditore partisse con la sua start-up, aveva un punto di riferimento certo: sbarcare negli Stati Uniti e diventare rilevante lì. Ora dobbiamo cambiare mercati».

Qual era il punto di riferimento per gli Italiani in America?

«Giorgio Armani».

Che ruolo ha avuto?

«Nel 1990 Giorgio Armani ha stretto un’alleanza strategica tra il sistema Italia e il sistema Stati Uniti. Da lì si parte».

Ma l’America sarà avvantaggiata o svantaggiata dai dazi di Trump?

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

«Oggi gli Stati Uniti – le faccio solo un esempio – non sono in grado di produrre né Iphone né scarpe Nike. Perché sia gli Iphone sia le Nike sono prodotti all’estero. Cina e Vietnam. Tutta questa fascia bassa di prodotti, per quanto Trump stia cercando di cambiare il sistema, non può essere prodotta negli Stati uniti. Per ragioni economiche».

Parliamo di fascia bassa. E la fascia fascia alta?

«Meno che mai. La moda. Tutti gli articoli di alta moda devono essere prodotti in Italia dai nostri straordinari artigiani. Non puoi cambiare. È una questione di personale e di doti, non di sistema. I francesi stanno cercando di acquisire le più forti aziende artigianali italiane, quelle che producono Bottega Veneta, Hermès, grandi marchi».

Perché vogliono acquisirle?

«Perché non possono sostituirle, non hanno i mezzi. Su questo terreno noi abbiamo una forza pazzesca».

Trump crede alla sua forza mediatica.

«Nel momento in cui si trasforma un’amministrazione in uno show tv, e ogni mossa diventa social, automaticamente si produce isolazionismo nei confronti degli Usa. Silenziosamente il sistema industriale europeo, ma anche quello del Medi Oriente e dell’Estremo Oriente, si indirizzano verso altri mercati. Non si fidano più dell’America».

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Trump sottovaluta l’effetto negativo che i dazi in Europa possono avere in America?

«Le riferisco quello che ho sentito negli Usa. Warren Buffett, che frequento da 25 anni, negli ultimi mesi ha detto: i dazi sono un atto di guerra’. I danni vanno sul consumatore finale. Ci sarà un rialzo dei prezzi e l’inflazione negli Usa».

I mercati?

«I dati su quello che queste nuove tariffe possono provocare non sono ancora emersi. Il mercato ignora la possibilità che Trump faccia sul serio. Non ci crede. Il mercato dice: tanto Trump prima o poi si arrende come ha fatto con la Cina».

Questo ha pure una ricaduta politica?

«Trump è stato eletto con il supporto di Wall Street e di Silicon Valley. Kenneth Griffin , che è uno dei personaggi leader a Wall Street, tuona contro le tariffe. Bill Ackman, che ha appena investito più di un miliardo in Nike, è quello che per fermare i dazi ha avuto l’idea di posporne di tre mesi l’entrata in vigore».

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Silicon Valley?

«Silicon Valley è un mondo diversificato. Musk, che è tra i protagonisti assoluti, ha sostenuto di essere indietreggiato e di essersi opposto a Trump per via della legge chiamata Big Beautiful Bill, cioè la riforma fiscale e dei tetti sul debito. Non è vero. Si è opposto perché Trump sta danneggiando la Tesla».

Quindi si aspettava la rottura fra Trump e Musk?

«Tutti l’aspettavano. A Silicon Valley tutti ridevano e facevano scommesse su quando sarebbe avvenuta la rottura».

Trump, politicamente, è indebolito?

«No. È rafforzato nel breve periodo e indebolito nel lungo. La sua base guarda Fox news due o tre ore al giorno. Sente la propaganda. Il piccolo imprenditore, negli Stati centrali, si sente finalmente vendicato da quello che pensa sia stata una grande ingiustizia e cioè la globalizzazione. Sentire che Trump sconfigge la globalizzazione e lo mette al sicuro dalla concorrenza, lo spinge di più verso Trump. Poi nel medio/lungo periodo, con l’inflazione, il dollaro debole e l’isolazionismo e l’incertezza, si produrranno sentimenti non più favorevoli a Trump».

Cosa succede al Made in Italy se davvero dal primo agosto scattano le nuove tariffe?

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

«Nel breve periodo problemi enormi per le piccole imprese che sono la forza economica del nostro Paese. Poi ci sarà una riorganizzazione e l’orientamento su altri mercati. Africa, Medio Oriente, Asia».

Non è spaventato?

«Quello che mi spaventa di più è che immagino che nel medio-lungo periodo i dazi produrranno una crisi economica importante negli Stati Uniti. Come nel 2008. E la crisi si allargherà. E colpirà tutti. Pure noi».

Cambieranno anche le relazioni politiche America-Europa e America-Italia?

«Ci sarà uno spostamento silenzioso da parte dell’Europa verso altre sponde. Guidato dai mercati. Senza tante chiacchiere».

Dobbiamo rompere la dipendenza dall’America?

«Anche se tra quattro anni o otto anni ci sarà un’altra amministrazione, dubito che il ritorno della fiducia possa essere rapido».

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Qual è l’obiettivo ultimo di Trump?

«Secondo me non c’è. È il suo problema non avere obiettivi ultimi. Lui ha solo obiettivi iniziali. Ora è farsi sostenere dalla base popolare che lo ha eletto».

Noi come Italia siamo colpiti in modo particolare. Cosa dovrebbe fare il governo?

«Il governo Meloni sta agendo bene, negli interessi del Paese. Lasciamolo lavorare».

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese