La diocesi di Nuoro muove l’economia: dieci cantieri con l’8xMille


Nuoro Ogni anno la diocesi di Nuoro con i fondi dell’8xMille distribuiti dalla Cei riesce a mettere in movimento un motore che solamente nel 2024 ha fatto funzionare con 518.720 euro la macchina ecclesiastica, cioè liturgia, centri pastorali, oratori, arredi sacri, curia diocesana e manutenzione edilizia di culto; e con 492.100 euro il complesso delle opere caritative che rendono la vita meno gravosa a centinaia di poveri ed emarginati. È un otto per mille che – a volte in sinergia finanziaria con Comuni, diocesi, parrocchie e in un caso anche la Regione – tra l’anno scorso e il 2025 ha aperto anche 10 cantieri, soprattutto edili, a Lula (2), Mamoiada, Orosei, Orani, Lodine, Olzai, Orgosolo e Oliena e Nuoro, che hanno trasformato in buste paga e compensi professionali 2.456.000 euro accreditati negli Iban di 25 imprese, di cui 22 in provincia di Nuoro, 13 architetti e due geometri tutti domiciliati nel Nuorese. La diocesi sostenuto direttamente tre progetti per una spesa di 215.000 euro.

Le somme I finanziamenti ordinari annuali della Cei alle singole diocesi sono obbligatoriamente destinati a esigenze di culto e pastorale della popolazione, interventi caritativi, e pagare stipendi e pensioni dei sacerdoti. Per mantenere le chiese in condizioni decorose e funzionali ai riti, la diocesi di Nuoro ha speso nel 2024 esattamente 340 mila euro; quasi 79 mila euro per il funzionamento di Curia, centri e mezzi di comunicazione a finalità pastorale, 60 mila euro per catechesi ed educazione cristiana (oratori, aggregazioni ecclesiali e iniziative culturali e religiose), novemila euro per scopi missionari.

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Finanziamenti e contributi

 

Le parrocchie Nel bilancio dei fondi per l’8xMille si legge in filigrana il ruolo svolto dalla Chiesa in favore dei poveri. Ben 74 mila euro sono stati destinati a indigenti che hanno bussato direttamente alle parrocchie e alla diocesi; 30.000 euro a famiglie disagiate, 120 mila euro alle categorie fragili (precari, disoccupati, giovani in cerca di lavoro); 101 mila euro ad anziani, 52.000 euro a senza fissa dimora, 20 mila euro per il recupero delle vittime della tratta, 29 mila euro destinati a minori abbandonati. A volte l’8xMille ha il potere di costruire sinergie territoriali, anzi l’unione delle forze è la condizione necessaria per aprire i cantieri. I progetti completati tra l’anno scorso e quest’anno a Mamoiada (restauro della chiesa della Madonna di Loreto importo 160.000 euro), Lula (Riqualificazione santuario di san Francesco 1° lotto 165.000 euro) e Orosei (Acquisto area per realizzare nuovi locali pastorali 122.800 euro) sono stati finanziati con risorse di volta in volta provenienti insieme da Cei, Comune, Diocesi, Regione.

I progetti Tra i 10 progetti che si concluderanno quest’anno, il più cospicuo riguarda il Comune di Orgosolo: a Galanoli è in corso il restauro della chiesa di Santo Spirito per un importo di 650.000 euro provenienti da diocesi e Cei. A Lula interventi sulla chiesa di Santa Maria Assunta (285.000 euro) finanziati da Cei, Diocesi e Comune. Il restauro con risanamento conservativo della chiesa di Bonaria a Oliena (250.000 euro) è reso possibile dai finanziamenti di Diocesi, Cei, parrocchia e Comune.

I sacerdoti Il terzo finanziamento obbligatorio è lo stipendio/ pensione, accreditato dalla Cei direttamente sul conto personale dei sacerdoti: complessivamente, per una settantina di preti, circa 835.000 euro/anno. «Il rendiconto annuale dell’8xMille della diocesi di Nuoro, oltre che obbligatorio, è una risposta necessaria – dice il vescovo monsignor Antonello Mura – a tutti coloro che con la loro firma si fidano della Chiesa cattolica. E li ringraziamo. Ma è anche un esempio di come la trasparenza possa incoraggiare questa fiducia».

Il rendiconto Il prospetto contabile riportato da L’Ortobene (il settimanale diocesano) «segnala – aggiunge il presule barbaricino – anche altri interventi operati dalla diocesi con fondi propri, senza quindi attingere all’8xMille. Giusto ringraziare inoltre le parrocchie e le amministrazioni comunali che hanno, con i loro contributi, aumentato i fondi per le ristrutturazioni operate. Tra i progetti in programma, esterni all’8xMille, figura anche quello dell’oratorio interparrocchiale di Siniscola». «La Diocesi – precisa ancora monsignor Mura – era infatti l’unica finora a non aver fatto la scelta di godere di una legge regionale, nata nel 2017 e rinnovata periodicamente, che prevede un finanziamento per diocesi di un luogo di aggregazione, con alcune norme specifiche: tre parrocchie in uno stesso Comune, una popolazione di almeno diecimila abitanti e con terreno di proprietà. Da qui la scelta di Siniscola».

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