Creare valore nel mare: innovazione, persone e sostenibilità


Il Presidente Giovanni Acampora dà il via alla terza giornata del Summit, sottolineando l’importanza crescente dell’Economia del Mare, oggi a quota 216 miliardi di valore aggiunto. Ricorda eventi significativi come l’arrivo dell’Amerigo Vespucci a Gaeta e la manifestazione sul Tevere e annuncia collegamenti con Ponza per parlare di intelligenza artificiale. “Buon vento a tutti – dice – continuiamo a navigare insieme verso nuove rotte”.

Roberta Angelilli, Vice Presidente Regione Lazio, sottolinea la centralità della strategia regionale per la Blue Economy. Con 400 km di coste e 35.000 imprese del mare, il Lazio si conferma leader nazionale. Prima regione ad approvare una legge dedicata, ha già stanziato 2,5 milioni per progetti innovativi. “È un tema di lavoro, impresa e identità. L’innovazione è la chiave del futuro”.

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Lorenzo Tagliavanti, Presidente Camera di Commercio di Roma, evidenzia come il IV Summit rappresenti l’esame di maturità per la Blue Economy in Italia. Il mare, storicamente trascurato dalle politiche nazionali, oggi torna centrale in un Mediterraneo carico di tensioni, ma anche di opportunità. Roma deve riconnettersi al suo mare, valorizzando turismo, cultura e innovazione. “Il mare non divide: unisce i popoli. È tempo di recuperare questa visione strategica”.

Loretta Credaro, Presidente ISNART, sottolinea l’importanza di connettere turismo, pesca e cultura nella strategia della Blue Economy. Il progetto con il Ministero dell’Agricoltura, attivo fino al 2030, promuove la valorizzazione della filiera del mare anche attraverso dati e formazione. “Il mare è cultura, economia e storia. Unire operatori e sostenibilità genera valore duraturo, anche in vista del Giubileo”.

Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola, richiama la bellezza e il potenziale dell’Italia, partendo dalle eccellenze nella nautica e nel turismo. Invita a trasformare le criticità – come l’innalzamento del Mediterraneo e l’inquinamento – in motore di cambiamento. “Dobbiamo custodire il fuoco della tradizione e guardare al futuro. Serve visione, concretezza e una nostalgia attiva del mare, come insegna il Giubileo: ripartire azzerando i debiti con la Terra”.

Biagio Mazzotta, Presidente Fincantieri, evidenzia come il mare sia una fonte di valore economico e sociale, citando l’importanza della cantieristica e della sostenibilità. “Innovazione tecnologica e impegno sociale sono le leve per garantire competitività a lungo termine. La nostra forza è nelle persone, dal progettista al saldatore, e nella formazione continua”. Fincantieri, con 7000 aziende partner, promuove un lavoro sicuro e inclusivo per costruire un futuro più solido.

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