L’Italia sta affrontando una sfida importante nel raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU, un piano globale che mira a creare un futuro più equo, sostenibile e pacifico entro il 2030. Il rapporto dell’Istat, che monitora l’andamento di questi obiettivi, mostra che sebbene ci siano progressi in molte aree, il ritmo di miglioramento non è ancora sufficiente e alcune criticità richiedono un’azione più urgente e coordinata.
Innanzitutto, è importante capire che gli SDG coprono temi molto diversi e complessi, come la lotta alla povertà, la salute e il benessere, l’educazione di qualità, l’uguaglianza di genere, la protezione dell’ambiente, l’accesso all’acqua pulita, la giustizia e la pace sociale. Ogni obiettivo richiede strategie specifiche e spesso politiche integrate che coinvolgano diversi settori e livelli di governo.
Secondo l’Istat, più della metà degli indicatori (oltre il 50%) ha registrato miglioramenti nell’ultimo anno, e oltre il 60% ha mostrato progressi nell’ultimo decennio. Questo significa che ci sono segnali positivi e che alcune politiche e iniziative stanno funzionando. Tuttavia, oltre un quinto degli indicatori sono stagnanti, cioè non mostrano miglioramenti né peggioramenti, e questo indica che in alcune aree l’Italia non sta riuscendo a fare passi avanti significativi. Ancora più preoccupante è il fatto che più di un quarto delle misure mostrano peggioramenti nel breve periodo, e anche nel lungo periodo alcuni indicatori peggiorano, segnalando problemi strutturali.
Tra gli obiettivi più in difficoltà ci sono:
- Vita sulla Terra: riguarda la protezione degli ecosistemi terrestri, la biodiversità e la lotta al degrado ambientale. Qui l’Italia deve affrontare sfide come la deforestazione, l’inquinamento e il cambiamento climatico, che mettono a rischio habitat naturali e specie animali e vegetali
- Pace, giustizia e istituzioni solide: questo obiettivo sottolinea l’importanza di una società giusta e sicura, con istituzioni trasparenti ed efficienti. In Italia, la sfida riguarda la lotta alla corruzione, il miglioramento dell’efficienza della giustizia e il rafforzamento della partecipazione civica
- Acqua pulita e servizi igienico-sanitari: l’accesso universale all’acqua potabile e a servizi igienici adeguati è fondamentale per la salute e il benessere. Alcune aree del paese presentano difficoltà nella gestione sostenibile delle risorse idriche e nella depurazione
- Parità di genere: nonostante passi avanti, permangono disuguaglianze significative tra uomini e donne, soprattutto nel mondo del lavoro, nella partecipazione politica e in ruoli di leadership
- Salute e benessere: pur avendo un sistema sanitario avanzato, l’Italia deve ancora affrontare sfide come l’invecchiamento della popolazione, la diffusione di malattie croniche e la prevenzione
Questi risultati indicano che per rispettare gli impegni dell’Agenda 2030 serve un’accelerazione nelle politiche pubbliche, con un approccio integrato che tenga conto delle interconnessioni tra gli obiettivi: per esempio, proteggere l’ambiente influisce positivamente sulla salute, mentre migliorare la giustizia e le istituzioni rafforza la capacità di attuare politiche efficaci in tutti i settori, come si legge su Ansa.
Inoltre, il coinvolgimento di tutti gli attori — governo, imprese, società civile e cittadini — è fondamentale per creare un sistema sostenibile. Investire in innovazione tecnologica, educazione, inclusione sociale e infrastrutture verdi può favorire uno sviluppo più equilibrato e duraturo.
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