Un fondo Ue per la ricostruzione dell’Ucraina e impegni economici da 10 mld di euro: aprendo la Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina a Roma, l’appuntamento dedicato al sostegno italiano ed europeo a Kiev, Giorgia Meloni anticipa le iniziative più importanti prese per il Paese, che intanto sta subendo alcuni degli attacchi più devastanti dall’inizio dell’invasione russa.
Impegni da 10 miliardi di euro
Precedendo sul palco gli altri partecipanti principali, tra i quali Volodymyr Zelensky e Ursula von der Leyen, la premier italiana annuncia la “nascita di un nuovo fondo equity a livello europeo”.
Inoltre, davanti alle 5.000 persone (con 100 delegazioni governative e 40 di organizzazioni internazionali) riunite al centro congressi La Nuvola, la premier riferisce che “abbiamo assunto impegni con la Conferenza di oggi per oltre 10 miliardi di euro”.
L’European Flagship Fund
Von der Leyen ha fornito altri dettagli, annunciando l’European Flagship Fund per investimenti settoriali, “il più grande fondo di equity al mondo a sostegno della ricostruzione”. Gli investimenti del fondo di partecipazione azionaria saranno “in energia, trasporti, materie prime critiche e industrie a duplice uso”, aggiunge. Il Fondo verrà costruito congiuntamente da Italia, Germania, Francia, Polonia e Banca europea per gli investimenti ed è aperto ad altri partecipanti.
Von der Leyen ha ricordato che dall’invasione dell’Ucraina l’Europa è stata il maggiore donatore del Paese, con quasi 165 miliardi di euro di sostegno. “Solo quest’anno copriremo l’84% del fabbisogno di finanziamenti esterni”. Parte di quel sostegno, la presidente Ue annuncia un pagamento di 1 miliardo di euro in sostegno macrofinanziario e un pagamento di oltre 3 miliardi di euro dal Fondo per l’Ucraina.
Le garanzie e le sovvenzioni siglate durante la conferenza, dice von der Leyen, “sbloccheranno oltre 10 miliardi di euro di investimenti per la crescita, la ripresa e la ricostruzione. E ci assicureremo che l’Ucraina sia sostenuta fino al 2028 e oltre, quando entrerà in vigore il nuovo bilancio europeo”.
Un piano Marshall per l’Ucraina
Intanto Zelensky si augura un “piano Marshall” per la ricostruzione dell’Ucraina. “Stiamo lavorando per creare una grande coalizione” di Paesi, leader e aziende, afferma a Roma, perché “tutto ciò che ha distrutto la Russia può essere ricostruito”. La coalizione, dice Zelensky, accoglierà solo coloro che “non aiutano la Russia a continuare questa guerra. Sappiate che solamente gli amici sono invitati a far parte della ripresa tecnologica, industriale, economica dell’Ucraina”.
“Come scritto anche nella dichiarazione dei ministri delle finanze del G7”, ha detto Meloni, “noi vogliamo lavorare con l’Ucraina anche per non consentire che della ricostruzione possano beneficiare anche quelle entità che hanno contribuito a finanziare la macchina da guerra russa”.
Nuovi strumenti per le aziende
“Uno degli ambiti principali sui quali noi abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione riguarda la creazione di nuovi strumenti, di nuovi meccanismi finanziari che possano accompagnare il lavoro delle aziende. Il messaggio che vogliamo lanciare oggi agli imprenditori è semplice. Non abbiate paura di investire, di costruire, di ricostruire in Ucraina, perché investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è un azzardo, è invece un investimento in una nazione che ha dimostrato più di qualsiasi altra, ma è anche un investimento sulla pace, sulla crescita economica dell’Europa intera”, ha chiarito Meloni.
Realtà come Sace, Simest e Cassa depositi e prestiti sostengono l’internazionalizzazione delle imprese, ha detto la premier rivolgendosi alle aziende, “per mettervi nelle condizioni migliori” per poter “esplorare nuove opportunità in ambiti strategici, dall’agroindustria fino alla meccanica avanzata, l’industria chimica, i trasporti. Investire in Ucraina è un investimento su noi stessi”, ha concluso.
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