Molta provincia italiana ha costruito le proprie strade solo a uso delle quattro ruote. Ma qualcosa sta cambiando: ecco come con i fondi del Pnrr i Comuni stanno investendo per costruire marciapiedi
Quando scriviamo di mobilità sostenibile, il pensiero va subito a biciclette, autobus elettrici o piste ciclabili. Ma c’è un’infrastruttura tanto semplice quanto strategica che fa da fondamento a ogni spostamento sostenibile: i marciapiedi.
Parlando al bar con alcuni avventori, arrivati a bere il caffè in automobile, la sintesi del pensiero comune esce apertamente: “camminerei molto volentieri, se ci fossero i marciapiedi nel mio Paese“. Ancora, “non mi sento sicura a passeggiare per le strade del mio Comune: le auto sfrecciano senza rispetto e, non essendoci i marciapiedi, non so dove camminare“.
Marciapiedi salvagente
Non solo percorsi pedonali, ma vere e proprie dorsali della città, i marciapiedi sicuri e ben progettati sono il primo tassello per ridurre il traffico veicolare, le emissioni e rendere le città più vivibili, accessibili e inclusive.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha messo a disposizione oltre 34 miliardi di euro tra Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) e Missione 3 (Infrastrutture per una mobilità sostenibile).
All’interno di questi, una quota significativa è destinata alla riqualificazione urbana, che comprende anche la creazione e il rifacimento dei marciapiedi. Lo dicono chiaramente anche i numeri chiave Pnrr per la mobilità urbana:
- 9,5 miliardi di euro destinati a trasporto pubblico locale e ciclovie
- 3,64 miliardi per flotte di autobus e treni ecologici
- Fondi specifici nei progetti integrati urbani per marciapiedi e spazi pedonali
- Bandi multimodali per la connessione tra percorsi ciclabili, Tpl e percorsi pedonali
Casi concreti: le città che investono nei marciapiedi
Un esempio emblematico arriva dalla città di Treviglio (Bg) che ha programmato interventi di manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi per oltre mezzo milione di euro.
Inoltre, il Comune bergamasco si è aggiudicato un importante finanziamento Pnrr tramite il bando multimodale, per quasi 3 milioni di euro, che comprende la riqualificazione dei marciapiedi della circonvallazione interna da Piazza Setti alla Stazione Centrale e altre opere finalizzate a rendere sicuri gli attraversamenti pedonali e migliorare la qualità dello spazio urbano
Treviglio, per fortuna, non è un caso isolato. Ecco altre realtà che stanno investendo nei marciapiedi grazie al Pnrr:
- Parma: progetti per la riqualificazione dei marciapiedi in zone scolastiche e nei percorsi di accesso al trasporto pubblico locale
- Città Metropolitane come Milano, Roma e Bologna hanno incluso la creazione di spazi pedonali e marciapiedi nei Pums (Piani Urbani di Mobilità Sostenibile), cofinanziati attraverso risorse Pnrr e fondi europei
- Livraga (Lo): riqualificazione marciapiedi e messa in sicurezza degli attraversamenti con fondi destinati alla mobilità dolce nei piccoli centri
Marciapiedi sicuri, città più sane
I marciapiedi non sono un dettaglio estetico: rappresentano uno strumento fondamentale per incentivare gli abitanti a muoversi a piedi e ridurre il traffico e le emissioni.
Ciò permette anche di incrementare la mobilità attiva (camminate, accesso a Tpl), proteggere le persone più fragili (anziani, bambini, persone con disabilità) e favorire l’inclusione sociale e l’accessibilità.
Secondo i dati della Commissione europea, un’infrastruttura pedonale adeguata può contribuire alla riduzione fino al 30% degli incidenti in ambito urbano e migliorare la qualità della vita in quartieri densamente popolati.
La vera mobilità sostenibile, in definitiva, si costruisce passo dopo passo, a partire dai marciapiedi. Le risorse del Pnrr, se ben indirizzate, possono trasformare le nostre città, rendendole più sicure, accessibili e a misura d’uomo.
GreenPlanner continuerà a monitorare progetti, investimenti e buone pratiche sui marciapiedi e sulla mobilità urbana.
Crediti immagine: Depositphotos
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