India, Medio Oriente, Cina: le nuove rotte del Piano Mattei


L’Ambasciatore Talò e il Presidente di Assafrica Bagnasco indicano le linee strategiche per lo sviluppo del Mediterraneo

di Pietro Stocchi

“Il Piano Mattei più che un piano è un metodo”, con queste parole l’Ambasciatore Francesco Maria Talò, inviato speciale dell’Italia per il Corridoio India – Medio Oriente – Europa (IMEC), si è espresso alla conferenza “Un Piano Mattei verde per lo sviluppo, la pace e la sicurezza” alla Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, su iniziativa del think tank ECCO, alla presenza del Vicepresidente della Camera Sergio Costa.

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

L’Ambasciatore Talò, con oltre 40 anni di esperienza in diplomazia, è stato Rappresentante Permanente alla NATO e ambasciatore in Israele. “Il Mediterraneo è un mare piccolissimo, la sua superficie è inferiore all’1% dei mari – ha spiegato – ma è attraversato dal 20% delle merci. In questo contesto è poi sempre più importante il traffico di dati, che per circa il 98% si sviluppa attraverso i cavi sottomarini avendo un’impresa italiana protagonista come Sparkle”. Ecco perché il Mediterraneo è strategico per il Piano Mattei, che – ha sottolineato Talò – va considerato nel contesto di una più ampia visione di Indo-Mediterraneo, che deve sviluppare reti. “Reti che portino allo sviluppo del continente africano ma in maniera non predatoria, proprio come fece Mattei più di mezzo secolo fa, ossia in modo paritario”.

“Per le imprese italiane il settore digitale è fondamentale” ha spiegato Enrico Maria Bagnasco, CEO di Sparkle (gruppo TIM) e neoeletto Presidente di Confindustria Assafrica Mediterraneo e Medio Oriente, la rappresentanza internazionale di Confindustria che supporta le imprese italiane in Africa e Medio Oriente. “Con Assafrica abbiamo appena inaugurato l’AI Hub for Sustainable Development, che è parte del Piano Mattei. Rappresentiamo più di 170 soci tra cui PMI, grandi gruppi industriali, banche e associazioni del sistema Confindustria, dei quali oltre 30 sono già attivi nel Piano Mattei negli ambiti più importanti: agroalimentare, infrastrutturale ed energetico ma non solo, come il progetto di Sparkle Blue & Raman”. I sistemi di cavi sottomarini Blue & Raman sono un’infrastruttura di comunicazione che collegherà l’Europa e l’Asia, passando per il Mediterraneo, il Medio Oriente e l’India. Il sistema Blue si estenderà tra l’Italia e Israele, mentre Raman collegherà la Giordania, l’Arabia Saudita, l’Oman e l’India. L’obiettivo è creare una rotta di comunicazione alternativa e più sicura rispetto a quella tradizionale che passa per il Mar Rosso e il Canale di Suez.

Domenico Fanizza, Executive Director presso l’African Developement Bank per l’Italia, UK e Paesi Bassi, ha spiegato come il Piano Mattei sia un perfetto modello di collaborazione con la Banca, che è controllata in maggior parte dai paesi africani ed evita il vecchio approccio Europeo nei confronti dell’Africa. “L’approccio bilaterale paritario del Piano Mattei, coerente con il nostro modello, permette di lavorare a progetti concreti”.

In sintesi “no Africa without Africans”, come aveva già detto l’Ambasciatore del Senegal Ngor Niaye all’International Breakfast di Associated Medias dedicato al Piano Mattei, insieme a Mario Giro e Lorenzo Ortona, Coordinatore Vicario della Struttura di Missione per il Piano Mattei presso la Presidenza del Consiglio, su invito dell’Amb. Talò per ISN – International Strategic Network, partner strategico di Associated Medias.

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio

 

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Microcredito

per le aziende