Fim Cisl e Pd chiedono interventi urgenti alla Regione


L’ondata di caldo sta mettendo a dura prova i lavoratori del settore metalmeccanico in Friuli Venezia Giulia. La Fim Cisl regionale lancia l’allarme sulle temperature insostenibili all’interno delle fabbriche, chiedendo interventi strutturali e stanziamenti regionali per tutelare la salute dei dipendenti. Anche il consigliere regionale del PD, Massimiliano Pozzo, annuncia un’interrogazione alla Giunta Fedriga, sollecitando l’adozione di misure anti-caldo analoghe a quelle già implementate in altre Regioni italiane.

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La denuncia della Fim Cisl: “Situazione insostenibile”

Secondo il sindacato, nelle ultime due settimane le temperature all’interno degli ambienti lavorativi sono aumentate drasticamente, rendendo le attività estremamente gravose. “Servono urgentemente interventi strutturali,” dichiara la Fim Cisl, sottolineando come la situazione stia diventando “ogni anno sempre più insostenibile”. I delegati sindacali stanno già collaborando con diverse aziende per trovare soluzioni immediate, come la modifica degli orari di lavoro per evitare le ore più calde, l’introduzione di pause aggiuntive, l’accesso ad ambienti rinfrescati, la fornitura di apparecchiature per abbassare le temperature e la distribuzione gratuita di acqua.Tuttavia, il segretario generale della Fim Cisl, Pasquale Stasio, evidenzia una disparità: “Non tutte le aziende hanno la stessa sensibilità e non sempre si riescono a condividere protocolli aziendali volti a gestire l’emergenza.” Se nelle realtà con relazioni industriali più solide e una forte pressione sindacale alcune soluzioni sono state trovate, nelle piccole imprese e dove il sindacato è assente, i lavoratori “sono lasciati a se stessi.” La Fim Cisl ricorda che i datori di lavoro hanno l’obbligo di garantire la salute dei dipendenti e, alla luce delle previsioni meteo di Arpa Fvg, è cruciale adottare soluzioni definitive. “Non basta più adottare soluzioni tampone e rincorrere l’emergenza: è fondamentale lavorare in sinergia,” conclude il sindacato.

L’appello del PD alla Giunta Fedriga: “Seguire l’esempio delle altre Regioni”

Anche la politica si muove. Il consigliere regionale del Partito Democratico, Massimiliano Pozzo, d’intesa con la responsabile regionale Lavoro Pd Fvg Valentina Francescon, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione alla Giunta Fedriga. L’obiettivo è chiedere quali misure intenda adottare la Regione per affrontare l’emergenza caldo nei cantieri, nell’agricoltura e nelle attività all’aperto. Pozzo sottolinea come molte altre Regioni italiane abbiano già preso provvedimenti specifici. Tra queste, la Lombardia, governata da un collega di centrodestra di Fedriga, ha addirittura vietato l’attività lavorativa all’aperto nelle ore più calde e nei giorni ad alto rischio in settori come l’edilizia, le cave e l’agricoltura. “Fedriga segua l’esempio di un suo collega di Centrodestra,” incalza Pozzo. Sono ben 13 le Regioni che hanno già adottato misure anti-caldo, tra cui Abruzzo, Emilia-Romagna, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia e Toscana. Con un’estate che si preannuncia “dal caldo record,” conclude Pozzo, “non c’è più tempo da perdere.”



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