Contrastare la denatalità con la Fondazione per la famiglia


Ppi lancia raccolta firme per sostenere famiglie e figli

Il movimento Pensiero popolare italiano (Ppi) ha avviato una raccolta firme per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare volta a contrastare la denatalità, fenomeno in costante crescita in Italia e in Europa. La proposta prevede l’istituzione di una “Fondazione per la famiglia”, con l’obiettivo di sostenere economicamente e fiscalmente le famiglie con figli, cercando di invertire il declino demografico e arginare l’invecchiamento della popolazione.

Durante un incontro a Perugia, il Ppi ha illustrato i dati demografici dell’Umbria, regione particolarmente colpita dal calo della natalità e dall’aumento della popolazione anziana. Il numero di famiglie umbre è cresciuto negli ultimi decenni, raddoppiando in sessant’anni da 174 mila a 367 mila nuclei. Tuttavia, è diminuito il peso percentuale delle coppie con figli, sceso dal 40% del 1981 al 29,9%, mentre sono aumentate le persone sole e le famiglie monogenitoriali, spesso a rischio povertà. Le famiglie cosiddette “complesse”, che includono altri parenti o più nuclei, risultano più numerose in Umbria rispetto alla media nazionale, ma anch’esse in calo. Parallelamente si è registrata una forte riduzione della fecondità, passata da una media di 2,1 figli per donna negli anni Sessanta a 1,4 nel 2011, a fronte di un incremento della longevità.

Contabilità

Buste paga

 

Il Ppi interpreta questi trend come sintomo di un cambiamento sociale profondo, che necessita di interventi mirati per sostenere la famiglia come nucleo fondante della società. In questo contesto, la Fondazione per la famiglia si propone come uno strumento complementare alle politiche statali, destinato a supportare le fasce della popolazione che non trovano adeguato aiuto nei canali tradizionali di welfare.

La Fondazione, finanziata attraverso donazioni private provenienti da banche, assicurazioni e altri enti, punta a offrire sostegno a nuclei familiari in difficoltà, in particolare alle giovani coppie, alle famiglie con genitori separati e ai figli di questi nuclei. La proposta include anche agevolazioni fiscali per incentivare le imprese a destinare una quota dell’utile netto, pari all’1%, proprio al finanziamento di iniziative per la famiglia. Un esempio citato nel corso dell’incontro indica che solo nel 2024 le banche italiane hanno realizzato utili per 50 miliardi di euro, dai quali si potrebbe derivare una significativa dotazione per sostenere la natalità.

Gli esponenti del Ppi hanno sottolineato che la Fondazione opererà con totale trasparenza e responsabilità, senza oneri aggiuntivi per lo Stato. Il controllo delle attività sarà affidato alla Ragioneria dello Stato e alla Corte dei Conti, mentre il personale impegnato sarà remunerato tramite incarichi esterni già esistenti, garantendo così l’autosostenibilità dell’organizzazione.

Un punto chiave della proposta riguarda la focalizzazione del sostegno economico sulle famiglie con redditi medi, indicativamente tra 25.000 e 40.000 euro annui, che spesso non riescono ad accedere a forme di assistenza pubblica per limiti di reddito o per altri criteri restrittivi. In questo modo la Fondazione punta a colmare un vuoto nella politica sociale italiana, dove molte famiglie rimangono escluse dalle agevolazioni.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

I promotori hanno inoltre evidenziato come la diminuzione del tasso di natalità, che in Italia si attesta mediamente a 1,2 figli per donna rispetto al valore di ricambio generazionale di 2,1, rappresenti una sfida fondamentale per la sostenibilità del sistema pensionistico e sanitario nazionale. Contrastare questo trend è dunque considerato indispensabile per evitare un progressivo indebolimento del tessuto sociale ed economico del Paese.

L’incontro a Perugia è stato moderato da Piergiorgio Di Clemente, analista finanziario e docente di Diritto bancario, e ha visto la partecipazione di figure chiave del movimento quali la dottoressa Luciana Verde, presidente del Dipartimento Infrastrutture, Energia e Pnrr, il professor Marco Palombi, economista e presidente del Dipartimento Economia e Finanza, e Fabio Desideri, segretario nazionale del Ppi.

Il movimento, nato nell’estate del 2023 e consolidatosi nel 2024, si propone come un progetto di “gente tra la gente”, che intende riavvicinare i cittadini alla politica e alle istituzioni attraverso proposte concrete rivolte a tutelare la famiglia. La raccolta firme per la proposta di legge è stata definita come la prima tappa per dare visibilità a una battaglia che il Ppi porta avanti a livello nazionale, puntando a coinvolgere un’ampia base di sostenitori e a stimolare un confronto parlamentare sul tema.

Perché la proposta si concretizzi in legge è necessario raggiungere almeno 50.000 firme di cittadini italiani. Il Ppi invita quindi a firmare, senza alcun costo per lo Stato, la proposta di legge per sostenere la natalità e rafforzare le famiglie, secondo un modello che si appoggia anche a risorse private e a una gestione trasparente e responsabile.

Il quadro demografico dell’Umbria e dell’Italia, unito alle criticità sociali emergenti, spinge dunque il movimento Pensiero popolare italiano a proporre soluzioni innovative per fronteggiare la denatalità, puntando su una rete di sostegno nuova che coinvolga il mondo privato e favorisca politiche efficaci per il futuro delle famiglie e del Paese.

https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/2100000

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