Trump lancia la “One Big Beautiful Bill”: maxi taglio fiscale per famiglie e imprese.

Con la promessa di rilanciare l’economia statunitense, il presidente Donald J. Trump ha presentato la sua proposta di legge economica simbolo: la One Big Beautiful Bill. Il piano, che si preannuncia come il fulcro della piattaforma economica repubblicana per il 2025, punta a rafforzare il potere d’acquisto della classe media, sostenere le famiglie americane e riportare la manifattura negli Stati Uniti, con un pacchetto fiscale che il tycoon definisce “il più grande taglio di tasse per lavoratori e famiglie della storia”.

Secondo le stime diffuse dal team del presidente, il piano prevede un aumento medio del reddito disponibile di oltre 10.000 dollari l’anno per le famiglie americane. Tra i punti centrali della proposta spiccano una riduzione del 15% dell’imposta sul reddito per chi guadagna tra i 30.000 e gli 80.000 dollari l’anno, l’esenzione totale per le mance e per gli straordinari—una misura rivolta a lavoratori dell’ospitalità e del commercio—e nuovi sgravi fiscali per i pensionati.

La riforma fiscale proposta da Trump include anche una proroga della doppia detrazione standard introdotta durante il suo primo mandato, già utilizzata dal 91% dei contribuenti, rendendo il sistema fiscale più semplice e vantaggioso per la maggioranza degli americani.

Ma la “One Big Beautiful Bill” guarda anche alle famiglie. Tra le misure chiave figurano l’aumento permanente del credito d’imposta per figli a carico, agevolazioni fiscali per la cura dei bambini, il rafforzamento del congedo parentale retribuito e nuovi conti di risparmio per ogni neonato americano, denominati “Trump Investment Accounts”, pensati per costruire un futuro finanziario sicuro fin dalla nascita. Particolare attenzione viene data al problema della casa: il piano prevede l’ampliamento dei crediti d’imposta per incentivare la costruzione di alloggi a basso costo.

Senza dimenticare l’America rurale, il disegno di legge intende proteggere le fattorie familiari, aumentando la soglia di esenzione della tassa di successione, una misura che secondo i promotori salverà fino a due milioni di aziende agricole dal rischio di chiusura per oneri fiscali.

In chiave industriale, Trump punta tutto sul rilancio della produzione nazionale. Il piano prevede la piena deducibilità fiscale per nuovi impianti e macchinari, incentivi per l’acquisto di auto prodotte negli USA e la proroga permanente delle “Opportunity Zones”, aree economiche speciali per l’attrazione di investimenti nelle zone disagiate.

Grande attenzione anche al tessuto delle piccole imprese: la legge rafforza il regime di detrazione fiscale già esistente, raddoppia il tetto massimo per l’ammortamento immediato degli investimenti e punta a semplificare il carico fiscale per agevolare assunzioni e crescita sul territorio.

Con questo ambizioso pacchetto fiscale, Donald Trump si propone di riscrivere le regole del gioco economico americano, sostenendo che il suo piano rappresenta una vera e propria “rivoluzione a favore del lavoratore”, in netta contrapposizione con quelle che definisce “le tasse punitive” proposte dai democratici.

Se approvata, la One Big Beautiful Bill segnerà un ritorno al trumpismo economico puro: tasse più basse, incentivi alla produzione nazionale e sostegno diretto al ceto medio, con l’obiettivo dichiarato di alimentare una nuova stagione di crescita, che lo stesso Trump non ha esitato a definire “Blue-Collar Boom”.

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