il laboratorio di connessioni economiche per riempire gli spazi sfitti in città


La Sala Ajace del Comune di Udine è stata trasformata per un giorno in un vero e proprio laboratorio di connessioni economiche e urbane. Udine Retail, evento sperimentale che ha visto la partecipazione di agenzie immobiliari, proprietari, piccoli imprenditori e consulenti di finanza agevolata, ha avuto come obiettivo principale quello di far incontrare domanda e offerta, per dare nuova vita agli spazi commerciali sfitti. Un’opportunità per riempire le vetrine dove ormai campeggiano le parole “vendesi” o “affittasi”.

Fabio Passon, vicepresidente di Confcommercio Udine, ha sottolineato l’importanza di questo incontro, che rappresenta un tassello del partenariato sulla rigenerazione urbana. “Abbiamo firmato un accordo con il Comune di Udine, l’Università di Udine e la Camera di Commercio”, ha spiegato, “oltre a mappare gli immobili sfitti, ora ci stiamo concentrando sul riempire questi spazi“.

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Il problema degli spazi sfitti a Udine

Secondo i dati, a Udine il 20% degli spazi commerciali è sfitto, ma in alcune zone specifiche, la percentuale sale fino al 50%. Nonostante questa situazione, uno studio ha rivelato che la contrazione delle attività negli ultimi dieci anni è meno accentuata rispetto ad altre città del nord Italia. La città, quindi, non è immune alla crisi del commercio, ma ha resistito meglio rispetto ad altri centri urbani.

La risposta del mercato

Tra i partecipanti all’evento, c’è chi ha portato diverse proposte di immobili da affittare o vendere, come nel caso di un operatore che ha sottolineato l’importanza di avere la canna fumaria per gli spazi destinati alla ristorazione, un aspetto fondamentale per aumentare il valore dell’immobile.

Inoltre, alcuni imprenditori hanno manifestato interesse per nuovi investimenti: “Cerchiamo nuovi punti e investitori”, ha dichiarato uno di loro. “Abbiamo in programma di aprire a Milano il mese prossimo, e ora stiamo cercando di espanderci anche a Udine, dove c’è richiesta. Il problema è trovare l’equilibrio giusto tra domanda e offerta”.

Un evento di successo e uno sguardo al futuro

Il primo incontro di Udine Retail ha visto la partecipazione di circa un centinaio di operatori e ha ricevuto grande interesse. Il successo di questa iniziativa ha portato già alla programmazione della seconda edizione, fissata per il 13 ottobre. Si pensa anche a uno spazio fieristico più ampio per ospitare ancora più persone e facilitare ulteriormente la connessione tra chi offre e chi cerca.

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Guido Caufin, manager del commercio a Udine, ha evidenziato il sostegno dell’amministrazione, che ha investito un milione e mezzo di euro per rilanciare il commercio. “Abbiamo voluto capire le esigenze del mercato prima di lanciare i bandi”, ha spiegato Caufin, “per poter lavorare in modo mirato e soddisfare le necessità dei commercianti e degli imprenditori locali”.





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