Un patto per contrastare l’uso improprio dei fondi del Pnrr, la proposta del professore Daniel Amato.

SIRACUSA –  Per i fondi europei del PNRR e della programmazione 2021-2027, emerge con forza la necessità di istituire un tavolo provinciale permanente sui fondi europei, la pubblica integrità e lo sviluppo sostenibile. L’appello arriva dall’avvocato Daniel Amato, professore di Diritto dell’Unione europea ed esperto in anticorruzione e contrasto alla criminalità dei colletti bianchi, che definisce questa iniziativa come un’esigenza non più rinviabile. Il professore Amato, profondo conoscitore dei meccanismi giuridici e criminali legati alla corruzione sistemica, con un focus particolare sulla mafia dei colletti bianchi, sottolinea che la corretta attuazione dei progetti finanziati dall’UE deve poggiare su solide basi di legalità, trasparenza e responsabilità condivisa. Senza un robusto presidio civico-istituzionale, il rischio concreto è che le risorse comunitarie vengano intercettate da circuiti opachi, clientelari o addirittura criminali, vanificando gli obiettivi di coesione e innovazione che l’Europa si prefigge.

“La criminalità dei colletti bianchi non agisce con la violenza, ma con il consenso, l’accesso privilegiato e la manipolazione delle regole,” spiega Amato. Questa tipologia di criminalità, spesso dotata di strumenti giuridici e finanziari sofisticati, è in grado di penetrare a fondo nell’economia pubblica e privata. Per questo motivo, è fondamentale un salto di qualità nella prevenzione e nel monitoraggio, che vada oltre la mera repressione per abbracciare un approccio di intelligenza e coesione istituzionale. Per contrastare efficacemente questi rischi, Amato propone la sottoscrizione di un “Patto provinciale di integrità e sviluppo sostenibile“.

Si tratta di un impegno condiviso che dovrebbe coinvolgere enti pubblici, imprese, università, la società civile e gli organi di controllo.