L’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) presenterà alla Commissione Europea un primo aggiornamento ufficiale sulla semplificazione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) entro il 20 giugno.
A confermarlo, in occasione di un’audizione alla commissione giuridica del Parlamento europeo (JURI), è stato il presidente dell’EFRAG Patrick de Cambourg. Si tratta del primo passo concreto verso una revisione tecnica destinata a rendere gli obblighi di rendicontazione più gestibili per le imprese, senza comprometterne qualità e utilità per gli investitori.
Una seconda versione, infatti, è poi attesa verso la metà di luglio portando al completamento della prima fase tecnica entro fine luglio, che darà il via a una consultazione pubblica che durerà tutta l’estate.
L’approccio sarà evidence-based, fondato su contributi delle imprese e degli stakeholder che hanno affrontato in prima linea le complessità dell’applicazione iniziale della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
Per il momento la prima semplificazione dell’EFRAG riguarderà soprattutto la struttura e il linguaggio degli standard, per renderli più accessibili e comprensibili. Uno degli obiettivi principali sarà evitare sovrapposizioni tra gli standard tematici e quelli trasversali, semplificando anche i requisiti applicativi.
Importante sarà anche l’allineamento con le norme dell’International Sustainability Standards Board (ISSB), con cui già esiste una sostanziale convergenza, e con le esigenze del regolamento sulla divulgazione finanziaria sostenibile (SFDR), in particolare rispetto agli indicatori di impatto negativo principale (PAI). Un richiesta sopraggiunta dagli investitori a più riprese.
L’obiettivo è concentrare l’informativa sugli aspetti veramente materiali e decisivi per la valutazione finanziaria e sostenibile dell’impresa.
Alcuni eurodeputati spingono, infine, per una drastica semplificazione degli obblighi, proponendo un massimo di 100 indicatori obbligatori, nel tentativo di limitare l’onere burocratico per le imprese.
In linea generale la revisione si baserà sulle proposte della Commissione relative all’Omnibus. Va ricordato però che le trattative sulle proposte Omnibus sono ancora in corso, con diverse ipotesi sul tavolo, tra cui l’innalzamento della soglia di applicazione della CSRD a 3.000 dipendenti. Il termine per la presentazione degli emendamenti da parte degli eurodeputati è fissato al 27 giugno.
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