Pnrr, a Orvieto sta filando tutto liscio? Come procedono i cantieri avviati? Sarà rispettata la scadenza imposta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza? A voler conoscere il punto sui progetti in corso che a Orvieto riguardano il Cepol – Centro per le Politiche Sociali e la famiglia di Orvieto Scalo e la Scuola dell’Infanzia di Sferracavallo, è una interrogazione presentata, nella seduta consiliare di giovedì, dai consiglieri di minoranza Palazzetti (Proposta civica), Biagioli e Caiello (Biagioli per il Bene comune), Croce e Giovannini (Pd) e Di Loreto (Misto).
Nell’atto, illustrato in aula si chiedeva, in merito alla “Collodi” di Sferracavallo, «quale è stata la natura della variazione progettuale e cosa ha comportato in termini di tempo e di costi, quanto è il ritardo nel progetto rispetto all’originario cronoprogramma, quale è la natura legale dello scioglimento del contratto con la società aggiudicataria, se le imprese che originariamente avevano partecipato alla gara sono già state contattate e disponibili a subentrare con progetto variato e costi invariati, quale è la conseguenza finanziaria derivante dalla variante e dal cambio di impresa, quale è l’eventuale conseguenza di un ritardo rispetto alle scadenze Pnrr».
«Sulla scuola di Sferracavallo – ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici, Piergiorgio Pizzo – c’è stata una variante in corso d’opera al progetto che ha riguardato le fondamenta. Il 28 aprile abbiamo convocato l’impresa appaltatrice per un sopralluogo sul cantiere e il 19 maggio, con determina dirigenziale, è stata disposta la risoluzione del contratto che il responsabile unico del procedimento ha provveduto subito a comunicare all’Anac. Sono in corso i contatti con l’impresa seconda classificata per le verifiche necessarie ai fini della sottoscrizione del nuovo contratto per l’ultimazione dei lavori. E’ chiaro che il cronoprogramma è indietro e ora ne sarà definito uno nuovo. Quanto ai danni, le imprese nel momento in cui sottoscrivono i contratti con il comune presentano delle fidejussioni a garanzia degli eventuali danni così come le penali sono previste nel Codice degli appalti e saranno applicate».
In merito al Centro per le Politiche Sociali e la famiglia la richiesta era «la costruzione sta procedendo in linea con i tempi e costi previsti? Quando verrà ultimata? Quali uffici verranno spostati e quindi quali immobili si libereranno?» «Per quanto riguarda il Cepol di Orvieto Scalo – ha risposto Pizzo – la costruzione sta procedendo in linea con i tempi previsti nel nuovo cronoprogramma che ci ha consegnato la società appaltatrice. Attualmente devono iniziare i lavori per la palificata in cemento armato su cui verrà costruita l’opera che confidiamo sarà ultimata nei tempi previsti dal Pnrr. Lì verranno trasferiti gli uffici comunali dei Servizi sociali che oggi si trovano al secondo piano dell’ex caserma Piave. Non abbiamo idea di quello che succederà se i tempi non saranno rispettati. C’è comunque un tavolo permanente aperto in Prefettura che monitora l’andamento di tutti i lavori Pnrr nella provincia di Terni. Tutte le imprese che hanno partecipato ai bandi Pnrr – ha chiarito l’assessore – dovevano rispondere a requisiti specifici e puntuali che sono stati introdotti proprio con il Pnrr. Le due imprese che hanno vinto gli appalti nel nostro comune erano qualificate a presentare la loro offerta. Il comune non ha fatto le gare che sono state invece affidate alle nostre centrali di committenza, il Cev e la Provincia di Terni. I lavori Pnrr sono monitorati a tutti i livelli. Le imprese forse si sono caricate di eccessivo lavoro e hanno trovato difficoltà».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link