Il Veneto chiude con oltre un anno d’anticipo la riforma dei Centri di Assistenza Agricola

Il Veneto si conferma capofila a livello nazionale anche nella riforma dei Centri di Assistenza Agricola (CAA). La Regione ha completato con oltre un anno d’anticipo l’adeguamento previsto dal decreto Masaf n. 83709 del 21 febbraio 2024, che imponeva la riorganizzazione del sistema entro il 30 giugno 2026. Un risultato che l’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, ha definito “orgoglio veneto” e segno dell’efficienza della macchina pubblica.

“Il Veneto è già primo per risorse distribuite agli agricoltori, per l’utilizzo dei fondi europei PSR e CSR e per puntualità nei pagamenti grazie ad Avepa – ha dichiarato Caner –. Ora siamo i primi anche a portare a termine questa riforma, fondamentale per rafforzare la competitività del settore agricolo”.

La riforma, condivisa con le principali organizzazioni agricole attraverso tavoli di confronto avviati un anno fa, riconosce e autorizza tre nuovi soggetti: CAA Coldiretti Veneto srl, CAA AIC Veneto srl e CAA Delle Venezie srl.

Il nuovo assetto conferisce ai CAA un ruolo pubblico di intermediazione tra le aziende agricole e l’Ente pagatore, disciplinando la redazione e il controllo delle domande per l’accesso ai fondi regionali ed europei. Questo comporta una significativa semplificazione amministrativa, con tempi più rapidi per la partecipazione ai bandi e per la liquidazione dei finanziamenti.

“In un momento storico segnato da crisi di liquidità e difficoltà di accesso al credito – ha sottolineato l’assessore – la tempestività nei pagamenti è vitale. Grazie a un circuito virtuoso, possiamo garantire da subito la continuità dei servizi e il sostegno alle imprese agricole”.

Caner ha infine ringraziato gli uffici regionali e le associazioni di categoria – Coldiretti, Confagricoltura, CIA e altre sigle – per la collaborazione attiva che ha reso possibile il raggiungimento di questo traguardo in tempi record.