Pescatori e agricoltori si appellano a De Pascale


E’ sempre più un braccio di ferro lungo ed estenuante, quello che vede da una parte i pescatori e gli agricoltori della regione Emilia-Romagna, e dall’altra le istituzioni e il Governo. Le due categorie portano avanti la richiesta di audizione per lo stato di crisi del settore primario, che colpisce in particolare le piccole e medie imprese. In prima linea ci sono il Coordinamento Agricoltori e Pescatori dell’Emilia Romagna (Coapi), che riunisce la sezione di Cesenatico dei ’Pescatori della rete del Mediterraneo’, l’Associazione Agricoltori Attivi Romagnoli, l’Associazione Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna, i gruppi provinciali di Coapi e i presidi di Cesenatico, Cesena, Forlì, Rimini, Ravenna, Comacchio, Ferrara, Piacenza, Parma, Modena, Reggio Emilia e Castel San Pietro. Tutti gli esponenti di queste realtà hanno presentato una seconda richiesta ufficiale di audizione presso la Regione Emilia Romagna e la seconda commissione economica del consiglio regionale.

La prima richiesta, inviata quasi tre mesi fa, lo scorso 7 marzo, non ha ancora ricevuto risposta, nonostante le numerose mobilitazioni e le gravi difficoltà che il settore sta affrontando. Le condizioni geopolitiche, climatiche e creditizie, continuano a incidere pesantemente sui bilanci delle aziende agricole e di pesca, aggravando la crisi già in atto. Da quattro mesi, a partire da gennaio, le aziende si sono mobilitate in tutta Italia per sensibilizzare le istituzioni sull’urgenza di interventi straordinari, tra cui un tavolo permanente di confronto. È stato inviato un documento di intenti e obiettivi al Governo, che sarebbe attualmente in fase di confronto con le forze politiche. Tuttavia, se nessuno a Roma sinora si è mosso, è perché il documento inviato non è ritenuto prioritario, oppure le forze politiche hanno deciso di confrontarsi con le associazioni di categoria tradizionale, oppure ancora per entrambi i motivi.

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A livello locale diversi Comuni hanno già deliberato il sostegno alle istanze presentate, riconoscendo la gravità della situazione. Il coordinamento sta collaborando con altre Regioni italiane per verificare e documentare le crisi territoriali, con l’obiettivo di sollecitare misure straordinarie a livello nazionale ed europeo. Nel frattempo una delegazione del Coapi regionale dell’Emilia-Romagna, composta dai rappresentanti dei vari movimenti e associazioni coinvolte, desidera essere sentita dal presidente Michele De Pascale e dalla seconda commissione agricoltura. L’obiettivo è confrontarsi sulle proposte, presentare il documento di richiesta di avvio di un lavoro comune e verificare le crisi economiche, sociali e ambientali, sia conclamate che potenziali, al fine di orientare interventi straordinari del Governo e della stessa Regione Emilia-Romagna.

Giacomo Mascellani



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