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CONFERMATO Ministero dell’Ambiente – TARI dimezzata se riporti il vuoto: non buttare la monnezza | Te la scalano dalle tasse


Incentivi per il vuoto a rendere: il MASE definisce regole e scadenze per promuovere riuso e sostenibilità

Con l’Avviso pubblico del 21 maggio 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha ufficializzato i termini e le condizioni per accedere agli incentivi dedicati al sistema del vuoto a rendere. Si tratta di misure che rientrano nell’ambito del Decreto attuativo n. 387 del 6 novembre 2024 e che mirano a sostenere la transizione verso modelli più sostenibili per la gestione degli imballaggi contenenti liquidi destinati all’alimentazione.

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Gli incentivi sono rivolti in particolare alle attività economiche che operano all’interno delle Zone Economiche Ambientali (ZEA), introdotte dall’articolo 4-ter del Decreto Legge n. 111/2019. In queste aree, considerate strategiche per la transizione ecologica, l’introduzione di pratiche virtuose come il vuoto a rendere rappresenta un’azione chiave per la riduzione dei rifiuti e il contenimento dell’impatto ambientale del packaging alimentare.

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 10 milioni di euro, suddivisa equamente tra due misure distinte: 5 milioni sono destinati a contributi a fondo perduto, mentre altri 5 milioni finanzieranno un credito d’imposta. Il contributo diretto potrà sostenere l’acquisto di attrezzature, impianti o tecnologie finalizzate all’adozione del vuoto a rendere, mentre il credito d’imposta supporterà le spese operative e la gestione del sistema nei primi anni di implementazione.

Le domande di accesso agli incentivi potranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica, a partire dal 4 giugno 2025 e fino al 30 giugno 2025. Per accedere al portale dedicato “Vuoto a rendere”, sarà necessario autenticarsi mediante SPID o CIE, seguendo le istruzioni operative pubblicate sul sito istituzionale del MASE. Tempestività e precisione nella compilazione saranno fondamentali per non perdere l’opportunità.

Le finalità ambientali del vuoto a rendere

Il sistema del vuoto a rendere consente il riutilizzo degli imballaggi, riducendo drasticamente la produzione di rifiuti e il consumo di materie prime. Nello specifico, il provvedimento riguarda imballaggi primari riutilizzabili, destinati a contenere liquidi a fini alimentari. Il principio è semplice: l’imballaggio, una volta utilizzato, viene restituito e reinserito nel ciclo produttivo dopo opportuni processi di pulizia e controllo.

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L’introduzione sistematica del vuoto a rendere porta con sé molteplici vantaggi. Da un lato, riduce la pressione sui sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Dall’altro, permette alle imprese aderenti di migliorare la propria efficienza ambientale e di accedere a benefici fiscali. Anche i consumatori, incentivati a restituire gli imballaggi, diventano attori attivi nel processo di economia circolare.

TARI - (cataniaoggi.it-facebook)
TARI – (cataniaoggi.it-facebook)

Ruolo centrale delle Zone Economiche Ambientali

Le ZEA rappresentano un laboratorio privilegiato per la sperimentazione di politiche innovative in materia ambientale. L’introduzione di incentivi mirati in questi territori favorisce la diffusione di buone pratiche, con l’obiettivo di estenderle progressivamente anche su scala nazionale. Le misure previste dal MASE rientrano in una strategia più ampia di sostegno all’economia verde e alla transizione ecologica.

Per accedere efficacemente agli incentivi, le imprese interessate dovranno pianificare con attenzione i propri interventi. La predisposizione della domanda richiede una precisa rendicontazione delle spese e una chiara definizione del progetto di adozione del vuoto a rendere. Il supporto di consulenti tecnici o fiscali può rivelarsi decisivo per assicurarsi il contributo, rispettando tempi e requisiti indicati dal MASE.



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