“Persi mille posti di lavoro, serve un piano generale”


“Serve un piano di marketing urbano per rilanciare la città”. Così il presidente di Confcommercio, Tommaso Barbanera, all’indomani della decisione del consiglio comunale di istituire una commissione di controllo per decidere il futuro del centro storico. Alla fine dopo l’accesa discussione tra il consigliere d’opposizione Cintioli e l’assessore Cesaretti, finita in parolacce, il consiglio con 13 voti favorevoli, quelli della maggioranza, ha approvato l’atto ed ora non resta che comporre la commissione di studio che come spiegato dallo stesso Cesaretti avrà durata di 12 mesi e non prevede alcun genere di gettone per i componenti. “Si tratta di uno strumento istituzionale senza costi – ha spiegato l’assessore Cesaretti – per parlare di viabilità, parcheggi e Ztl, di sicurezza, di commercio e sviluppo economico, e eventi e manifestazioni e di valorizzazione della città in tutte le sue forme”. Cesaretti ricorda che la proposta di istituire una commissione per concertare le scelte amministrative era emersa anche in seguito alla protesta dei commercianti in merito allo spostamento dei varchi della Ztl. Un tema che divide commercianti e residenti alle prese però anche co l’annoso problema del parcheggio. La commissione sarà composta dai capogruppo in consiglio comunale e dai rappresentanti delle associazioni di categoria. È previsto un referente che dovrà riferire dei lavori al consiglio comunale.

“Attendiamo la prima convocazione – afferma il presidente di Confcommercio Tommaso Barbanera – per capire innanzitutto chi saranno i componenti di questo organo d’indirizzo, ma anche quali saranno le modalità operative. È evidente che per dare indicazioni sul centro storico dobbiamo prendere in considerazione l’intero sistema cittadino. Serve un piano di rilancio generale e di ripopolazione del centro storico perché Spoleto in questi ultimi anni ha subito un radicale cambiamento. Con la chiusura della imprese si sono persi oltre mille posti di lavoro ed oggi, come confermano i dati, il turismo è la principale fonte di occupazione ed il principale volano economico del territorio”.

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Il problema principale però è che si tratta di un turismo stagionale e questo aspetto sta influendo sempre più anche sul settore del commercio.



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