Otto milioni dalla Regione Piemonte alle PMI per certificazioni su sostenibilità e innovazione – Torino Cronaca


La Regione Piemonte ha stanziato otto milioni di euro per incentivare le micro, piccole e medie imprese (PMI) a dotarsi di certificazioni volontarie in ambiti strategici quali la sostenibilità ambientale, l’innovazione tecnologica e la competitività industriale. La misura, approvata dalla Giunta regionale su proposta degli assessori Andrea Tronzano (Attività produttive) e Matteo Marnati (Ambiente e Innovazione), prende il nome di “Voucher certificazioni PMI per competitività e sostenibilità”.

Il provvedimento rientra nell’ambito dell’Azione 1.3.2 del Programma Regionale FESR 2021-2027, che punta a sostenere la transizione sostenibile e digitale del sistema produttivo. I fondi verranno erogati sotto forma di contributi a fondo perduto, coprendo tra il 50% e il 70% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 100.000 euro per ciascuna impresa.

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Le spese finanziabili comprendono costi per consulenze specialistiche, percorsi di formazione, acquisizione di beni e servizi direttamente legati al conseguimento delle certificazioni. Tra queste figurano, ad esempio, certificazioni ISO, EMAS, Ecolabel, etichettature ambientali, standard di sicurezza informatica, certificazioni per l’accesso a filiere internazionali e schemi connessi all’Industria 4.0.

Il sostegno regionale è rivolto esclusivamente a imprese con almeno una sede operativa in Piemonte e almeno un bilancio approvato. I fondi rientrano nel regime “de minimis”, il che implica limiti complessivi agli aiuti ricevibili da ciascuna impresa nell’arco di tre esercizi finanziari.

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Le priorità per l’assegnazione dei fondi verranno definite nel bando attuativo, in fase di pubblicazione, e terranno conto di criteri come la dimensione aziendale, la presenza di requisiti specifici e il settore di attività. Particolare attenzione sarà rivolta ai comparti a maggiore intensità tecnologica e innovativa. Tra questi: l’aerospazio, dove le certificazioni rappresentano un requisito di accesso per le commesse dei grandi gruppi; la microelettronica e i semiconduttori, in cui sono richiesti standard elevati per qualità e sicurezza; la meccatronica e l’automazione industriale, legate ai protocolli dell’Industria 4.0; le tecnologie ambientali, i materiali avanzati e le imprese dell’economia circolare, che puntano a ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza dei processi.

Con questa misura, la Regione intende favorire l’adeguamento delle PMI alle esigenze di mercato e alle normative ambientali e tecnologiche in continua evoluzione, contribuendo a rafforzare la loro capacità di innovazione e il posizionamento competitivo, anche a livello internazionale.



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