ITS, sono 67 i percorsi in avvio dal prossimo autunno


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Sono 67 i percorsi ITS che potranno comporre dal prossimo autunno l’offerta formativa dell’istruzione tecnologica superiore messa in campo dalle dieci Fondazioni ITS Academy toscane. Di questi, 54 sono sostenuti, con oltre 18 milioni di euro (18.078.510 euro), direttamente dalla Regione Toscana nell’ambito della programmazione cofinanziata attraverso il PR Toscana FSE+ 2021/2027. I restanti 13 sono stati elaborati con il supporto di altri fondi di carattere nazionale. L’offerta formativa regionale è arricchita dai Laboratori territoriali aperti delle ITS Academy, dotati di strumentazione all’avanguardia e finanziati da Regione Toscana tramite il programma FESR 2021/2027, per 4,2 mln di euro.

I nuovi percorsi, in partenza tra il 1° settembre e il 30 novembre, sono stati presentati ieri presso l’Auditorium di Sant’Apollonia di Firenze dall’assessora all’istruzione, formazione professionale,  lavoro, Università, Alessandra Nardini nel corso dell’ evento – “ITS TOSCANI, LA FORMAZIONE POST-DIPLOMA AL PASSO COI TEMPI – a cui ha inviato un saluto il presidente Eugenio Giani, ed ha partecipato il suo portavoce e coordinatore del progetto regionale GiovaniSì, Bernard Dika.

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I corsi in avvio potranno formare da 20 a 25 supertecniche e supertecnici qualificate/i per ogni classe, afferenti a tutte le 10 aree tecnologiche “strategiche” per lo sviluppo economico e la competitività del Paese previste dalla nuova legge nazionale di riforma del sistema ITS : energia, sistema casa, meccatronica, distema moda, agroalimentare, chimica e nuove tecnologie della vita, tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo, servizi alle imprese e agli enti senza fine di lucro, tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dei dati, mobilità sostenibile e logistica.

I corsi sono rivolti a giovani diplomate/i dai 18 ai 35 anni e vengono promossi nell’ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani. Hanno durata biennale (1.800 o 2.000 ore) o triennale (3.000 ore).

Si conferma un elemento importante, verificatosi per la prima volta solo a partire da questa legislatura: tutti i territori provinciali toscani sono interessati da almeno un percorso ITS.
Giova ricordare infatti che la mission di ogni Fondazione ITS, sottolineata più volte anche da Regione Toscana, è quella di mettere in campo un’offerta formativa di respiro regionale, non solo ricompresa nel territorio dove ha sede la Fondazione.

“Gli ITS – ha osservato il presidente Giani – sono uno strumento fondamentale per l’innovazione e la crescita sia del sistema formativo regionale e del mondo produttivo toscano. La chiave del loro successo sta nella stretta collaborazione con le aziende che garantisce una formazione più aderente alle esigenze del mercato.  Per questo consideriamo decisivi gli investimenti che abbiamo riservato in questi anni e che continueremo a dedicare a questo segmento formativo”.

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“In questa legislatura sono orgogliosa di poter dire che il sistema ITS toscano ha fatto un vero e proprio salto di qualità, anche in termini di offerta formativa”, ha fatto notare l’assessora Nardini, che ha spiegato:
“Nel 2020, quando come Giunta ci siamo insediati, i percorsi avviati erano 24, in questi anni il numero è costantemente salito, fino a vedere quest’anno formativo 65 percorsi in corso e a prevedere, per il prossimo, anche senza più fondi PNRR, 67 possibili percorsi in avvio grazie ad un impegno economico di Regione Toscana che definirei poderoso.
Inoltre, oltre ad aumentare il numero di percorsi abbiamo anche reso ancora più variegata l’offerta formativa passando da 7 Fondazioni ITS a 10, per coprire tutte le aree tecnologiche previste a livello nazionale e dare risposte concrete alle ragazze ai ragazzi che oggi hanno più ambiti di scelta, ma anche a tutti i settori produttivi strategici della Toscana e del Paese.”
  “Abbiamo scelto convintamente  – ha proseguito  – di investire in questo segmento di formazione terziaria non universitaria, in questi percorsi post-diploma, come strumento per favorire occupazione giovanile di qualità e dunque anche per superare il cosiddetto skills mismatch, il disallineamento tra domanda e offerta di competenze che rappresenta una grande criticità segnalata da mondo delle imprese.”

 “Gli ITS – ha concluso – offrono davvero straordinarie opportunità, per questo continueremo a supportarli e finanziarli, non dimenticandoci un grande tema di fondo: farli conoscere, perché questo segmento formativo in Italia sconta ancora una scarsa conoscenza, per questo reputo fondamentale continuare ad investire molto sull’orientamento nelle scuole, per far comprendere a studentesse, studenti e famiglie che non tratta assolutamente di percorsi di serie B, ma di percorsi  che consentono di acquisire competenze molto richieste e immediatamente spendibili nel mondo del lavoro”.

I percorsi ITS attualmente attivi
Nell’anno formativo 2024/2025, sono 65 i corsi ITS Academy, circa l’80% del totale dell’offerta formativa iniziale . “Un risultato eccezionale, frutto dell’impegno compiuto dalla Regione in questi anni che ha assicurato programmazione e risorse”, hanno osservato Giani e Nardini. I corsi si svolgono in tutti i territori provinciali e abbracciano ogni ambito tecnologico-produttivo “strategico” previsto dal sistema nazionale: dalla meccanotronica alle scienze della vita, dal settore moda all’agroalimentare fino alla nautica e al sistema casa.
Dal 2019 a oggi i percorsi ITS realizzati sono complessivamente 212. Dagli iniziali 19, sono diventati 24 nel 2020 e 30 nel 2022, fino ai 65 del 2024/2025.

Cosa sono gli ITS
Gli Istituti Tecnologici Superiori sono Accademie ad alta specializzazione tecnologica che permettono di conseguire il diploma di tecnico superiore. Ridefiniti ITS Academy dopo la riforma del 2022, rappresentano un segmento del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, non universitaria. Consentono di formare profili altamente qualificati dal punto di vista tecnico e tecnologico, promuovendo così occupazione, in particolare giovanile, e le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza, competitiva e resiliente.

Secondo l’ultimo monitoraggio Indire, l’87% di diplomate e diplomati risulta occupata/o a un anno dal diploma, di cui il 93,8% con un lavoro coerente con il percorso di studi svolto.
I percorsi sono caratterizzati da lezioni in aula, in laboratorio e da visite guidate dirette alla conoscenza dei settori produttivi pertinenti ai percorsi stessi con docenti che provengono per almeno il 60% dal mondo del lavoro e delle professioni.

Comunicato stampa di Antonio Cannata, Toscana Notizie





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