Retro con grattata direbbe qualcuno, ma questa volta è del Governo italiano. Sono infatti ormai insistenti le voci secondo cui l’esecutivo di Giorgia Meloni sarebbe pronto a varare nuovi incentivi per il settore auto, diretti ai cittadini, dopo che aveva giurato mesi fa di non volerlo più fare.
Ma i numeri sempre più in calo hanno costretto ad una revisione dei piani, ed ovviamente, vista la spinta costante di Bruxelles verso l’elettrico, questa volta pare che i fondi saranno destinati alle sole auto elettriche, per privati e piccole imprese.
I fondi sono quelli del PNRR che erano destinati all’installazione di 20.000 colonnine su strade e autostrade, ma il governo italiano si è probabilmente accorto dello squilibrio in atto: sempre più colonnine, ormai ben diffuse, ma poche immatricolazioni. Così verranno girati ben 597 milioni di euro, destinati all’acquisto di auto nuove, elettriche, a fronte della rottamazione di veicoli termici.
La stima di Palazzo Chigi è che si possano convertire a elettriche circa 39.000 auto, per cercare di portare le percentuali italiane più vicine a quelle degli altri importanti Paesi europei. Nei primi mesi del 2025 l’elettrico ha cubato più del 20% in Regno Unito, quasi la stessa cifra della Francia, 18,2%, e 17% in Germania, mentre l’Italia è ferma al 5,2%.
Ancora non ci sono i dettagli, ma le notizie filtrate dalla riunione della Cabina di regia sul PNRR, presieduta dal Ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, parlano di contributi solo per auto a batteria, e con schemi simili a quanto visto di recente, quindi con l’ausilio dello strumento dell’ISEE.
Con certificazione sotto i 30.000 euro si parla di 11.000 euro di incentivo, da scontare subito dal prezzo dell’auto, mentre tra 30.000 euro e 40.000 euro si scende a 9.000 euro. Nessun incentivo per chi supera queste soglie. Per le imprese invece l’incentivo riguarderà i mezzi destinati al trasporto di merci, categorie N1 e N2, con incentivo pari al 30% del prezzo, con tetto massimo di 20.000 euro. Per il momento i contributi, salvo esaurimento, arriveranno fino al 30 giugno 2026.
Tutte queste sono informazioni non ancora ufficiali, anche se nella giornata di oggi sono arrivate conferme da più parti.
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