Italia-Cina: le imprese del pharma guardano ad Hangzhou


Far conoscere lo stato dell’arte dei programmi e dei progetti di sviluppo delle imprese farmaceutiche è lo scopo della visita a Roma, da parte di una delegazione dell’ufficio investimenti di Hangzhou, capoluogo della provincia dello Zhejiang, di un fondo di investimento statale e alcune imprese cinesi del settore. L’incontro è stato organizzato da Livolsi & Partner, in collaborazione con Farmindustria, Assolombarda e Aschimfarma e si è tenuto nella sede degli industriali del settore italiano.

Settore italiano in piena crescita

A presentare il panorama farmaceutico italiano è stato Pierluigi Petrone, vicepresidente di Farmindustria con delega ai rapporti con la distribuzione. “La nostra associazione – ha spiegato – rappresenta più di 200 aziende, di cui il 42% sono a capitale italiano e il 58% a capitale estero che hanno investito nel nostro settore. Gli investimenti sul territorio ammontano a 4 miliardi di euro sia in ricerca sia in manifattura. Il settore cresce a doppia cifra ogni anno e rappresenta uno dei principali attori industriali del nostro Paese con più di 70mila persone impiegate in maniera diretta e 85mila nell’indotto. Nel 2024, con un valore di 56 miliardi di euro e più del 90% della produzione destinata all’esportazione, l’Italia è il primo Paese in Europa per fatturato farmaceutico. Fra il 2014 e il 2024 ha visto più che raddoppiata la crescita del fatturato farmaceutico”.

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Città votata agli investimenti stranieri

Chi ha descritto le caratteristiche e le opportunità che offre oggi Hangzhou è stata Sheng Xiarong, deputy director Hangzhou investment promotion bureau. “La città – ha detto – si trova nella costa orientale della Cina, definita da Marco Polo ‘la città più splendida e nobile del mondo’ e si trova in un posto strategico, distante da Shanghai sono 45 minuti in treno”. La città ha una vera vocazione per lo sviluppo industriale e l’attrazione di investimenti stranieri, tanto è vero che la banca mondiale considera Hangzhu la città migliore per gli investimenti. “Anche l’Italia – ha sottolineato Xiarong – ha sempre più un ruolo importante in Europa per le collaborazioni con Hangzhu. Possiamo dare l’incentivo di una fortissima riduzione dei costi di avviamento. I tre fondi coprono i cicli di vita completa dalla nascita alla quotazione in borsa. Anche il governo locale ha dei fondi che sostiene le start up”.

Polo attrattivo e pronto a investire

Ma la città, come ha sottolineato Alberto Conforti, “Non è solo un territorio che cerca investimenti ma è disposta a fare investimenti, questo è un elemento molto importante”. E a dare forza a questa considerazione è stata Lin Yangfei, director of investment promotion 2° division. Oggi “gli investimenti stranieri – ha detto – ammontano a 6,54 miliardi di dollari. Molte imprese stanno guidando una nuova ondata di innovazione tecnologica”. Complice di questo successo è l’impegno del governo che ha implementato riforme amministrative e una serie di policy che supportano l’innovazione creando un ambiente favorevole alla ricerca. “Nel settore – ha continuato – Hangzhou sta emergendo come un polo industriale”. Inoltre sono stati creati tre fondi industriali, il primo lanciato nel 2021, da 20 miliardi di dollari che ha ottenuto risultati significativi. “La città – ha concluso Yangfei – è stata selezionata come la città cinese più attrattiva per aiutare le imprese straniere, l’atmosfera incoraggia la sperimentazione e invitiamo le imprese italiane”.

Percorsi di commercializzazione accelerata

Una delle società che ha visto una crescita rapida e che ha avuto rapporti con il pharma italiano è la Win health Pharma, farmaceutica con sede a Hongzhou, descritta come hub globale e uno dei principali operatori nel mercato del pharma cinese. “L’azienda – ha detto William Pay, strategic director dell’azienda – si concentra sull’acquisizione e sulla commercializzazione di farmaci, in particolare quelli provenienti da aziende europee, giapponesi e americane di medie dimensioni, offrendo loro accesso al vasto mercato asiatico, grazie alla sua estesa rete di vendita e alla profonda conoscenza della normativa locale. Win health ha anche acquisito capacità di produzione e sfrutta percorsi di commercializzazione accelerata, come la zona pilota di Hainan, per portare rapidamente farmaci con approvazione internazionale sul mercato cinese, evidenziando la propria trasformazione da semplice organizzazione di vendite a un’entità integrata con capacità finanziarie, produttive e di sviluppo clinico limitato”.

Il tema della proprietà intellettuale

Sulla protezione della proprietà intellettuale da parte della Cina, Pay ha affermato che è migliorata notevolmente. “A differenza dell’India, la Cina ha lanciato con successo moltissimi farmaci nel mondo utilizzando una protezione della proprietà intellettuale molto forte. In effetti, le aziende cinesi beneficiano del sistema di protezione della proprietà intellettuale creato dagli americani. Questo è un enorme miglioramento in termini di protezione della proprietà intellettuale e brevettuale”.

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L’Italia come possibile hub per registrare prodotti in Europa

“Momenti di incontro come questi sono fondamentali a maggior ragione per l’industria farmaceutica italiana che sta diventando sempre più un’eccellenza per poter portare valore aggiunto anche in altri Paesi”, cha commentato in conclusione Petrone. “Ritengo che la vera cooperazione, il vero successo delle aziende parta da un maggiore interazione tra aziende in diverse parti del mondo, dove si può creare una comune sinergia andando a creare opportunità in Cina in modo particolare attraverso questo hub farmaceutico così importante, ma allo stesso tempo considerando il nostro Paese non soltanto come hub farmaceutico, quindi di produzione, ma anche come un punto per poter registrare in Europa i propri prodotti e diventare forse la vera apporto d’accesso per il mercato europeo”. In finale, dopo la firma di un memorandum d’intesa fra le parti, Petrone ha annunciato: “fra febbraio e marzo prossimo pensiamo di organizzare una missione nella provincia per guardare con attenzione quanto oggi raccontato”.



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