fino a 11.000 euro in base all’ISEE


Bonus auto fino a 11.000 euro, in base all’ISEE: con la rimodulazione dei fondi del PNRR è in arrivo una nuova rottamazione agevolata. Torna in campo l’ecobonus

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Il Governo tenta di rilanciare il programma di rottamazione dei veicoli inquinanti, puntando su un nuovo ecobonus che potrà arrivare fino a 11.000 euro.

Un nuovo bonus auto in caso di rottamazione che, nel 2025 e fino alla metà del 2026, consentirà di accedere a incentivi calibrati in base all’ISEE del nucleo di appartenenza.

La novità emerge dopo la riunione della Cabina di Regia sul PNRR tenutasi a Palazzo Chigi il 19 maggio 2025. L’Italia proporrà al Parlamento e alla Commissione UE una revisione tecnica del Piano, nel quale spunta anche la riassegnazione dei fondi destinati alle colonnine elettriche.

Il Governo ha preso atto del fallimento del piano iniziale di installare 20.500 colonnine di ricarica su strade e autostrade, il mercato non ha risposto come previsto, e le richieste di finanziamento sono state ben al di sotto delle aspettative. Per questo motivo, una parte dei 597 milioni di euro stanziati verrà ora destinata direttamente agli incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici.

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Un bonus rottamazione auto in base all’ISEE

Secondo quanto anticipato da fonti governative, il nuovo bonus rottamazione auto 2025 sarà articolato in base all’ISEE del richiedente e al valore del veicolo elettrico acquistato.

Come riportato da Repubblica, le ipotesi al vaglio prevedono l’erogazione di incentivi così modulati:

  • fino a 11.000 euro di contributo per chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro, a fronte della rottamazione di un veicolo termico e dell’acquisto di un’auto elettrica nuova (categoria M1).
  • fino a 9.000 euro per chi ha un ISEE tra 30.000 e 40.000 euro, con le stesse condizioni.

Il veicolo acquistato dovrà in ogni caso avere un valore massimo di 40.000 euro.

Per le microimprese, è previsto un contributo pari al 30 per cento del valore del veicolo elettrico commerciale, fino a un massimo di 20.000 euro, per l’acquisto di mezzi a zero emissioni destinati al trasporto merci (categorie N1 e N2, fino a 12 tonnellate).

Il bonus rottamazione sarà vincolato alla demolizione di un veicolo inquinante e, salvo modifiche, resterà attivo fino al 30 giugno 2026.

Rottamazione auto: l’obiettivo è sostituire 39.000 veicoli inquinanti

Il potenziamento del bonus rottamazione 2025 si inserisce in un piano più ampio di revisione tecnica del PNRR.

L’Italia ha proposto all’UE una modifica strutturale di 107 tra milestone e target, pari al 30 per cento degli obiettivi residui del Piano. In tale contesto, l’obiettivo ipotizzato dal Governo è la sostituzione di circa 39.000 veicoli a combustione interna con mezzi elettrici di nuova generazione.

Una scelta orientata alla riduzione delle emissioni, al rilancio del mercato dell’auto green e a un supporto concreto per famiglie a basso reddito e piccole imprese.

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Bonus rottamazione e Green Deal condividono gli obiettivi

Il nuovo schema di incentivi si allinea agli obiettivi del Green Deal europeo, che prevede il divieto di vendita di auto a benzina e diesel dal 2035 e punta alla neutralità climatica entro il 2050.

Il bonus rottamazione previsto nella revisione al PNRR, che dovrà in ogni caso essere approvato dall’UE, rappresenta quindi uno strumento strategico per contribuire alla transizione ecologica in ambito nazionale, accelerando il ricambio del parco auto circolante.

Colonnine elettriche e auto devono crescere insieme

Tuttavia, resta aperto un nodo strutturale, il taglio ai fondi per le infrastrutture di ricarica, se non compensato da investimenti alternativi, rischia di compromettere la diffusione dell’elettrico.

Incentivare le auto senza garantire una rete capillare di colonnine potrebbe rallentare la transizione, specialmente nelle aree non metropolitane.

Il bonus rottamazione e infrastrutture devono procedere di pari passo, evitando disallineamenti tra domanda e servizi.

Cosa cambia con la revisione tecnica del PNRR

La proposta di modifica del PNRR è stata approvata dalla Cabina di regia a Palazzo Chigi, presieduta dal ministro Tommaso Foti. Oltre al bonus rottamazione, la revisione include:

  • la riallocazione di 640 milioni di euro dalla misura per l’idrogeno verso lo sviluppo del biometano;
  • la rimodulazione di tratte ferroviarie strategiche, soprattutto nel Sud;
  • l’adeguamento agli obiettivi della legge annuale sulla concorrenza (trasporti, salute, servizi pubblici, mobilità elettrica).

Ad oggi, l’Italia ha ricevuto 122 miliardi di euro di fondi PNRR, pari al 63 per cento della dotazione complessiva, con la settima rata in fase di verifica.

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L’aggiornamento del Piano, attualmente all’esame del Parlamento e della Commissione europea, punta a migliorare l’efficacia degli interventi senza alterare l’ambizione complessiva né il volume delle risorse disponibili.



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