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Ex Ilva: riunione operativa al Mimit per rilancio di Taranto



MADRID. – Il rilancio dell’ex Ilva è stato al centro della riunione operativa svoltasi oggi presso Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il tavolo di confronto, presieduto dal ministro Adolfo Urso, ha visto la partecipazione delle associazioni d’impresa e delle aziende che hanno manifestato interesse a sviluppare progetti industriali e d’investimento nell’area di Taranto.

L’incontro, parte integrante di una strategia volta a diversificare il tessuto industriale del territorio, attrarre nuovi investimenti e generare occupazione qualificata, è stato l’occasione per fare il punto sui progetti delle imprese intenzionate a insediarsi nel polo tarantino, coordinare le iniziative avviate o in fase di progettazione e valorizzare il ruolo delle istituzioni locali nella costruzione di un nuovo modello di sviluppo per la città.

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A margine della riunione operativa, il ministro Adolfo Urso ha dichiarato: “Abbiamo potuto conteggiare già 15 importanti e significativi investimenti diretti nell’area, che possono contribuire allo sviluppo dell’occupazione, che ne ha particolarmente bisogno in questa fase.

Ci riuniremo nuovamente. Questo tavolo diventerà di fatto uno strumento di monitoraggio continuo, sia per quanto riguarda le autorizzazioni che ciascun investimento deve ottenere per potersi realizzare in tempo congruo, sia per quanto riguarda le risorse nazionali o regionali che, secondo gli strumenti che attiveremo, potranno contribuire agli investimenti privati.

Parliamo di investimenti, ovviamente, nel campo della siderurgia, ma anche nel campo della cantieristica, della nautica, della carpenteria, dei sistemi ferroviari, della logistica, investimenti nel settore della meccanica che potranno sicuramente realizzarsi nell’area e che credo che possa contribuire a creare a Taranto un polo di sviluppo nazionale”.

Tuttavia, il tessuto industriale dell’area sta affrontando un forte calo della produzione dell’acciaio. Per il ministro: “Dobbiamo partire dal presupposto che con metà produzione c’è metà occupazione, per un lungo periodo transitorio. E quindi mi appresto a convocare il tavolo con le imprese dell’indotto, che avranno evidentemente conseguenze significative, così come mercoledì ci incontreremo con i sindacati, con cui, con estrema franchezza che è dovuta, ci confronteremo su come alleviare le conseguenze su coloro che lavorano all’interno del sito siderurgico e su come preparare gli strumenti affinché, in tempo congruo, si creino altre occasioni di lavoro, come stiamo facendo appunto con il Tavolo Taranto. Noi non molliamo, nella piena consapevolezza che la siderurgia è fondamentale per l’industria del nostro Paese, soprattutto in questo contesto geopolitico”.

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Obiettivo del governo è far diventare l’Italia leader nella produzione di acciaio green. Urso ha ricordato come: “A Taranto si possa completare il nostro piano siderurgico nazionale, che prevede, in tutte le località, la tecnologia green: lo stiamo facendo in maniera compiuta a Terni, con Arvedi. Ho annunciato che entro fine mese si concluderà l’accordo di programma con Regione, Comune e l’azienda. Lo stiamo facendo a Piombino: proprio giovedì ho la riunione per il progetto di Metinvest, che completerà, insieme a quello di Jindal già sottoscritto, un progetto di rilancio del polo siderurgico di Piombino. Piombino, ovviamente, tecnologia green, così come Terni, tecnologia green.

Lo stesso intendiamo fare a Taranto, perché noi puntiamo a fare dell’Italia il Paese più avanzato in Europa nella produzione di acciaio green. Lo si può fare, lo abbiamo dimostrato a Terni. Lo si può fare, lo abbiamo dimostrato a Piombino, lo dobbiamo dimostrare anche a Taranto”.

(Redazione)



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