attenzione alle scadenze e al nuovo modello


Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha introdotto una svolta epocale per le imprese italiane con il Decreto del 15 maggio 2025, che ridefinisce il quadro normativo per accedere agli incentivi fiscali legati all’innovazione tecnologica. Questo provvedimento si inserisce nel contesto della Legge di Bilancio 2025 e rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende che intendono investire in beni strumentali avanzati. Gli investimenti effettuati nel 2025 e, in alcuni casi, fino a giugno 2026, potranno beneficiare di un credito d’imposta 4.0 mirato a favorire la transizione tecnologica e digitale.

La gestione delle domande sarà affidata al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che ha sviluppato una piattaforma digitale dedicata per garantire efficienza e trasparenza. Le imprese interessate al credito d’imposta 4.0 dovranno seguire un iter rigoroso, suddiviso in tre fasi chiave. Innanzitutto, sarà necessario inviare una comunicazione preventiva entro il 31 gennaio 2026, indicando l’importo degli investimenti programmati e il credito richiesto. A seguire, entro 30 giorni, sarà obbligatorio certificare il versamento di almeno il 20% dell’investimento come acconto. Inoltre, la comunicazione di completamento dovrà essere trasmessa entro gennaio 2026 per gli investimenti completati nel 2025, o entro luglio 2026 per quelli conclusi nel primo semestre del 2026.

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Credito d’imposta 4.0: aspetti e modalità di calcolo

Uno degli aspetti più innovativi del decreto credito d’imposta 4.0 è il criterio di assegnazione dei fondi, che segue rigorosamente l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Questo significa che la tempestività diventa un elemento cruciale per accedere alle risorse disponibili. È quindi fondamentale che le imprese pianifichino con attenzione e agiscano rapidamente per non perdere questa opportunità.

Il credito d’imposta 4.0 effettivo sarà calcolato come il minore tra l’importo prenotato e quello effettivamente investito. Una volta determinato, potrà essere utilizzato in compensazione tramite modello F24 a partire dal giorno 10 del mese successivo alla trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, è importante sottolineare che il mancato rispetto delle scadenze previste comporterà la perdita automatica del diritto al credito, senza possibilità di recupero.

Questo nuovo approccio, sebbene più rigoroso, rappresenta un’opportunità unica per le imprese italiane di abbracciare l’innovazione tecnologica attraverso investimenti 4.0. Con il Decreto del 15 maggio 2025, il governo intende non solo stimolare la crescita economica, ma anche rafforzare la competitività delle aziende italiane nel panorama internazionale. Pianificazione, precisione e tempestività saranno le chiavi per cogliere appieno i benefici di questa iniziativa.

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