FANO Sarà la teramana Edilcostruzioni Group a mettere mano alla nuova Federiciana. L’esito della gara d’appalto reso noto ieri l’ha vista infatti spuntarla su un novero di sette imprese concorrenti in forza soprattutto della proposta tecnica, che ha conseguito il punteggio massimo di 80.
Ribasso del 14%
Pesava meno il ribasso economico, che nel caso della domanda vincente è stato del 14,12 su una base di 7,8 milioni per un esborso finale attestato così sui 6,6 milioni, a fronte di una stima complessiva dell’operazione intorno ai 10 milioni e mezzo. Come noto il cantiere sarà articolato in due lotti, con scadenza per il primo fissata al 30 aprile 2026 in linea con gli appalti finanziato con fondi Pnrr, bacino dal quale arrivano i 2,5 milioni riconosciuti dal bando per l’abbattimento delle barriere nei luoghi della cultura.
Il primo stralcio
Su questo terreno si concentrerà il primo stralcio, che include aggiornamento impiantistico, nuovo nucleo di scale ed ascensore proprio per garantire l’accessibilità ai vari livelli e un servoscala per consentire l’ingresso da via Castracane a persone diversamente abili, oltre ad una sala polivalente. Sul secondo lotto convergeranno invece i 3 milioni erogati dalla Regione con orizzonte 2027, mentre il resto della spesa sarà a carico del Comune, che si è impegnato per 5 milioni attingendo a Cassa Depositi e Prestiti.
E mentre sempre ieri Corrado Montanari, che con la famiglia ha finanziato il progetto dell’archistar Cucinella, ha condotto un sopralluogo congiunto con l’assessora alla Cultura Tarsi e i funzionari per fare il punto sul trasferimento del patrimonio librario, documentale e di arredi, di cui la Navigazione Montanari sopporta una parte dei costi, il sindaco Serfilippi si è nuovamente profuso in elogi nei confronti di chi ha mostrato «un protagonismo concreto nel contribuire alla realizzazione di un’opera che accrediterà Fano nella mappa culturale italiana».
Il contributo di Montanari
Dall’assessore ai Lavori pubblici Ilari l’appuntamento a giugno per il via al cantiere con la demolizione della parte moderna, rivendicando nel frattempo «il rispetto tutte le tempistiche previste dalla gara» funzionale alla realizzazione di «un polo culturale vivo, moderno, inclusivo» aggiunge la Tarsi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link