La Rassegna stampa del 9 maggio


Venerdì 9 maggio

Fumata bianca dal Conclave in Vaticano: il nuovo Pontefice è Robert Francis Prevost. Auguri da tutto il mondo e 50mila persone in piazza ieri sera per Papa Leone XIV.”Il leone americano” (Il Foglio)

Gli applausi in Piazza S.Pietro (Euronews)

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In evidenza su tutte le testate italiane l’elezione del Pontefice, Leone XIV: Habemus Papam (Osservatore Romano). La pace sia con noi (Avvenire). Il Papa americano: pace (Corriere, Repubblica, Messaggero). Il Papa dei due mondi (Stampa). Leone XIV: «Costruire ponti per la pace» (Sole). Leone d’America (Giornale). Un Leone per la pace (Fatto). Non è Francesco (Libero). Un Papa per la pace (QN).

Economia. Dazi.

Il Sole 24 Ore, il primo accordo commerciale dell’amministrazione Trump è   siglato con il Regno Unito: dazi USA ridotti. La Stampa a pagina 26, la Commissione europea risponde ai dazi statunitensi con una lista di contro-dazi su beni USA per 95 miliardi. Avviato un ricorso al WTO.

L’Unione Europea minaccia dazi. Su Internazionale.

Oggi 9 maggio è la Festa dell’Europa

Luci puntate sulla Corte dei Conti europea che in questi giorni ha diramato alcuni rapporti in trasparenza dell’attività svolta tra cui quello sull’impiego dei fondi straordinari Next Generation Eu da 650 miliardi di euro.

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Le proposte emendative della Corte alla Commissione Europea sui fondi Coesione.

Le iniziative delle istituzioni nel weekend. 

Ieri 8 maggio

Luca Monticelli – Pnrr, l’Italia chiede all’Ue modifiche sulla settima rata Foti: “La proroga non ci sarà, ripensiamo le misure” – La Stampa Il 21 marzo l’Italia ha presentato alla Commissione europea una domanda di modifica del Pnrr che riguarda tappe e obiettivi della settima richiesta di pagamento.

Alberto Brambilla e Claudio Negro – Mercato del lavoro forte e salari deboli: cosa può fare il governo – Il Foglio.

Adalberto Perulli – Tra dazi e guerre tutele dei lavoratori da ripensare – Il Sole 24 Ore Qual è l’impatto che i nuovi assetti protezionistici imposti dall’amministrazione americana avranno sulla situazione dei diritti sociali e sulla condizione dei lavoratori?

Macron-Merz: svelato il piano per spartirsi l’Ue (Giornale). Geopolitica e dazi. Xi riarma la Cina e punta su Taiwan (Sole). Economia. La Fed resiste a Trump. Affari italiani per Bezos (MF). Sale la tensione:  India e Pakistan Russia e Ucraina, MO e Cisgiordania. Usa e Houti.

In Germania il nuovo Cancelliere Mertz blinda i confini. Xi al Cremlino.

Le inchieste. La frode dei cannoli siciliani e come stiamo usando i soldi della transizione digitale di Milena Gabanelli e Andrea Priante.

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Analisi della Corte dei conti europea Nel corso del 2024 la Corte dei conti europea è andata a vedere come cinque Paesi tra cui l’Italia (gli altri sono: Danimarca, Francia, Lussemburgo e Romania), spendono i soldi del Pnrr. A marzo 2025 i magistrati contabili hanno pubblicato le loro conclusioni.

7 maggio

Fabio Panetta – Tutelare le democrazie combattendo il modello bitcoin – Il Foglio I pagamenti sono l’infrastruttura invisibile su cui si regge l’intero sistema finanziario.

Marco Fortis –Così la ricchezza privata rende «solido» il debito Italia leader nell’Eurozona – Il Mattino L’Italia può vincere la sua battaglia sui conti pubblici e ridurre i costi per gli interessi.

Economia. Dazi, Bruxelles avverte gli Usa: intesa o stangata da 100 miliardi (Messaggero).

Al Sole24Ore a pagina 3, parla, Ted Pick, Ceo di Morgan Stanley grande banca Usa: “Dazi e inflazione, da decenni non c’era un tale reset della politica industriale – osserva – c’è preoccupazione per il rallentamento dell’economia, sui mercati incertezza e complessità, ma la recessione 2 può essere evitata o quantomeno contenuta”. Intanto, torna a crescere il debito che attanaglia l’intero globo terrestre, dopo l’illusoria contrazione con la quale si era chiuso lo scorso anno, Sole24Ore a pagina 2: Alla fine del mese di marzo del 2025 le lancette puntano infatti verso un nuovo livello record, pari a 324mila miliardi di dollari per governi, famiglie, imprese e banche. L’impennata di 7.500 miliardi registrata in soli tre mesi secondo l’Institute of International Finance attraverso il Global Debt Monitor risulta dopotutto quattro volte superiore alla media trimestrale osservata da fine 2022.

Paolo Reboani – Lavoro, le sfide che servono – Libero.

Marcello Gualtieri – Produttività e pil al palo: il record dell’occupazione non è oro colato – Il Riformista.

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6 maggio

Negli ultimi decenni si è verificato un divorzio inspiegabile tra il lavoro e i partiti italiani (lungo l’intero arco parlamentare).

Francesco Delzio –Il grande divorzio – Prima Comunicazione Hanno i salari più bassi d’Europa, una tassazione tra le più alte del Vecchio continente e uno dei sistemi previdenziali meno generosi. Nonostante rappresentino una ‘forza’ politica e contrattuale senza paragoni, annoverando oltre 24 milioni di italiani, i lavoratori dipendenti sono di gran lunga la categoria più penalizzata nel nostro Paese. Senza che nessuno abbia la voglia e la capacità di rappresentarli davvero sulla scena politica.

Economia. Dalla prima de Il Giornale, stipendi più alti. Ecco il piano. Il ddl leghista per aiutare gli under 30 con sgravi. Irpef ridotta e flat tax al 5%. Energia. Nuovo nucleare sì o no. Il dialogo Buono-Tozzi. Pichetto: per le scorie un impianto non basta (Stampa). Dazi, Panetta: il protezionismo minaccia la prosperità (Sole 24 Ore). Cybersecurity, segnale di Meloni a Trump (Messaggero). Limitate le forniture tecnologiche cinesi. Politica. Referendum (Corriere), scontro sull’invito all’astensione. La scelta degli alleati, ria dei promotori.

Secondo Il Giornale, a pagina 2, la Lega propone un disegno di legge per aumentare gli stipendi: flat tax al 5% e sgravi per gli under 30, con priorità ai contratti stabili. La misura si differenzia dal salario minimo sostenuto dalle opposizioni, puntando su leva fiscale e occupazione giovanile. 2 Come riporta il Corriere della Sera a pagina 32, il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta lancia un allarme sul protezionismo, avvertendo che potrebbe frenare la crescita globale. Intervenendo alla Banca Asiatica di Sviluppo, rilancia la cooperazione come strada per rafforzare l’Italia nel quadrante orientale. Su La Stampa, pagine 22 e 23, si confrontano le posizioni del fisico Stefano Buono, fondatore di Newcleo, e del geologo Mario Tozzi sul futuro del nucleare in Italia. Buono sostiene che i piccoli reattori modulari possono integrare le rinnovabili e ridurre le emissioni, con impianti sicuri e compatti. Tozzi invece ne critica l’efficacia, i tempi di sviluppo e i costi, e sollecita investimenti immediati su solare, eolico e reti per rispondere all’emergenza climatica già in corso.

Infine, di nuovo su MF, a pagina 7, il segretario al Tesoro USA Bessent illustra il piano economico di Trump: flat tax, dazi e deregulation per riportare il lavoro industriale in America. L’obiettivo è connettere Wall Street e Main Street in una strategia di crescita condivisa.

Si accende lo scontro sui referendum: Forza Italia e Lega rompono gli indugi e invitano all’astensione provocando la dura reazione di Pd, Movimento 5Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e +Europa, che commentano: «Chi governa non dovrebbe promuovere il non voto» mentre Noi moderati, quarta forza di maggioranza, difende una scelta autonoma: «Voteremo convintamente no», dice Maurizio Lupi (Repubblica, pagina 20 e tutti). A margine di un evento il vicepremier Tajani argomenta: «Non andare a votare a un referendum è una scelta politica, non dimostra disinteresse nei confronti degli argomenti. Se c’è un quorum, i cittadini devono riconoscere l’importanza di questa consultazione. Noi non la consideriamo, non la condividiamo». E sottolinea: «Illiberale è obbligare la gente ad andare a votare al referendum». Stessa linea per la Lega che tramite il salviniano Iezzi si schiera: «La nostra linea è quella dell’astensione: puntiamo a fare in modo che non si raggiunga il quorum. È una posizione prevista a livello costituzionale» (Corriere della Sera pagina 20 e tutti).

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I salari reali sono calati dell’8% dal 2021: ecco i lavoratori che hanno perso più potere d’acquisto di Redazione Economia. Le retribuzioni contrattuali reali di marzo 2025 sono ancora inferiori di circa l’8% rispetto a quelle di gennaio 2021. Perdite inferiori alla media in agricoltura e nell’industria, situazioni più sfavorevoli nei servizi privati e Pa. (Il Corriere della Sera)

5 maggio

Economia: Inflazione: rincari percepiti al 10%. Scattano i tagli sui consumi (Sole). Precompilata, sette verifiche decisive (Sole). Giorgetti, l’ultimatum ai ministri: “Le spese vanno tagliate subito” (Fatto).

Salari, il governo studia un piano che prevede incentivi fiscali alle imprese che rinnovano i contratti, riporta la Stampa (pagina 18). Si lavora ad un nuovo meccanismo che acceleri la contrattazione tra sindacati e aziende. In programma giovedì un incontro tra la premier e i sindacati per discutere di retribuzioni e crescita. L’ex presidente dell’Inps e ora eurodeputato del Movimento 5 Stelle Tridico, al Quotidiano Nazionale (pagina 9) spiega: “In questi due anni e mezzo non c’è stata nessuna svolta. Rilanciamo – dice – il salario minimo, che può tranquillamente convivere con la contrattazione collettiva”. Ma la numero uno della Cisl Fumarola, alla Stampa (pagina 18) dice: “I salari fissati per legge sono inutili, serve rafforzare gli accordi esistenti e rinnovarli alla scadenza, non dopo dieci anni”. Intanto, un sondaggio di Noto mostra i timori degli italiani: uno su due ha ridotto i consumi, l’inflazione percepita si avvicina al 10%, mentre il tasso reale di aumento dei prezzi ad 2 aprile è del 2% su base annua, riporta il Sole 24 Ore (pagina 2). Secondo l’analisi di Antonio Noto sul Sole 24 Ore (pagina 3) il 66% degli over 55 ritiene che i redditi siano inadeguati, più ottimisti invece i giovani.

Giorgia Meloni ha in serbo una sorpresa per Elly Schlein, annuncia Il Messaggero, pagina 11: ovvero, mandare all’aria la battaglia referendaria dell’8 e del 9 giugno e i i cinque quesiti, quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza, su cui la segretaria dem e tutta l’opposizione chiedono ai propri elettori di esprimersi affinché il pellegrinaggio alle urne per cancellare il Jobs Act compatti i ranghi delle minoranze. Ieri invece Fratelli d’Italia con una “nota informativa” invita: «Referendum, scegliamo l’astensione». Una scelta «consapevole» precisano gli autori del dossier, puntando il dito sulla «ipocrisia» e sul «doppiopesismo» della sinistra italiana.

4 maggio

Economia. I dazi spaventano gli americani. Ma al Made in Italy non si rinuncia (Messaggero). Borse, l’Europa cancella l’effetto dazi Piazza Affari fa rotta su quota nuove competenze (Sole). L’emergenza? Chi è povero anche se lavora (QN). Bignami (FdI): «Salario minimo? No, indebolisce il welfare Cgil e Uil fanno ideologia» (QN). (Sole). Cybersecurity, i bonus ai manager se lavorano (Fatto). La verità sulla Borsa. È bastato un mese per recuperare tutto (Libero).

Nella stessa testata, a pagina 15, Matteo Renzi in un’intervista difende il Jobs Act, parla di “r ideologico” e critica la Cgil per attaccare lui invece del governo. Invita il centrosinistra a concentrarsi su salari, bollette e fuga dei giovani, e boccia il ritorno all’articolo 18.

Tasse sul reddito in Europa: dove si paga di più e di meno, in Italia aliquota più alta per i single.

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Oggi sull’Espresso l’editoriale di Carlo Cottarelli  – Salari troppo bassi, adesso aggiustiamo i contratti nazionali – E poi Alberto Moro –Leggi adatte a giovani e donne – Italia Oggi.

Arriva la Vig (Valutazione di impatto generazionale): per la prima volta, tutte le leggi saranno sottoposte a un’analisi preventiva per valutarne gli effetti sulle nuove generazioni e sulla parità di genere. 

Al restyling il codice della navigazione scrive Italia Oggi.

Buon vento allora e buon fine settimana.

Tiziana Benini, giornalista

Podcast a cura di Kim Valerie Calingasan Vilale
La Rocca e Associati S.p.A.



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