Bonus casa: guida alle detrazioni edilizie


Dal 2025 sono cambiati i bonus casa, ecobonus, sismabonus: aliquote ridotte (36%/30%), aliquota più alta (50%/36%) solo per abitazione principale. Restano bonus barriere (75%) e mobili (50%).  Abolito il bonus verde.

Stai pensando di fare dei lavori in casa quest’anno? Magari una ristrutturazione generale, migliorare l’efficienza energetica cambiando le finestre, o rendere l’abitazione più sicura in caso di terremoto? Fino a poco tempo fa, eravamo abituati a poter contare su una serie di detrazioni fiscali piuttosto generose (i famosi “bonus edilizi”) che aiutavano non poco ad alleggerire la spesa. Ma attenzione: con la Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), entrata in vigore il 1° gennaio 2025, le regole del gioco sono cambiate parecchio, specialmente per i bonus più diffusi come il Bonus Casa, l’Ecobonus e il Sismabonus. Molte aliquote di detrazione sono state ridotte e, soprattutto, differenziate in base al tipo di immobile. Quindi, se hai in programma dei lavori per quest’anno o per i prossimi, è fondamentale capire bene quali sono le principali agevolazioni ancora disponibili, con quali percentuali e a quali condizioni. In questa guida sui bonus casa vedremo quali sono le detrazioni edilizie, cercando di fare chiarezza proprio su questo, basandosi sulle novità introdotte.

Voglio fare lavori in casa: Quali sono i principali bonus fiscali (detrazioni) ancora disponibili?

facciamo subito una panoramica generale per capire cosa è rimasto e cosa è cambiato (o sparito) rispetto al passato recente:

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  • bonus casa (ristrutturazioni ordinarie) ed ecobonus (risparmio energetico “standard”): questi bonus, i più utilizzati dai privati, restano, ma con aliquote generalmente più basse e differenziate a seconda che i lavori riguardino l’abitazione principale o altri immobili;
  • sismabonus (lavori antisismici): anche questo resta, con aliquote allineate a quelle di Bonus Casa ed Ecobonus, ma con una semplificazione importante sui requisiti di miglioramento sismico necessari per accedervi (anche se con detrazione ridotta);
  • bonus barriere architettoniche: questo bonus è stato confermato senza modifiche per le spese sostenute fino alla fine del 2025, mantenendo l’interessante aliquota del 75%, ma solo per specifici interventi (scale, rampe, ascensori, ecc.);
  • bonus mobili: confermato anche per tutto il 2025 con l’aliquota del 50%, ma attenzione al tetto massimo di spesa, che è di 5.000 euro. Ricorda che è legato a lavori di ristrutturazione;
  • superbonus: le aliquote altissime del passato sono un ricordo. Nel 2025 rimane un’aliquota del 65%, ma ormai limitata quasi esclusivamente ai lavori condominiali o su edifici di un unico proprietario con più unità. Molto difficile accedervi per villette o appartamenti singoli;
  • bonus verde: brutta notizia per gli amanti del giardinaggio: questo bonus, che agevolava la sistemazione di giardini e terrazzi, è scaduto il 31 dicembre 2024 e non è stato rinnovato. Quindi, niente detrazioni per questi lavori nel 2025.
Bonus Percentuale Detrazione Durata/Condizioni Note principali
Bonus Casa 36% (spese 2025)
30% (spese 2026-27)
50% (spese 2025 su abitazione principale)
36% (spese 2026-27 su abitazione principale)
2025-2027 Per ristrutturazioni, manutenzioni, pompe di calore, ecc.
Ecobonus Come Bonus Casa 2025-2027 Per sostituzione infissi, impianti clima, ecc.
Sismabonus 36% (spese 2025)
30% (spese 2026-27)
50% (spese 2025 su abitazione principale)
36% (spese 2026-27 su abitazione principale)
2025-2027 Interventi per riduzione rischio sismico
Sismabonus Acquisti Stesse aliquote Sismabonus 2025-2027 Acquisto case antisismiche
Bonus Barriere 75% Fino al 31 dicembre 2025 Eliminazione barriere architettoniche (scale, rampe, ecc.)
Bonus Mobili 50% (fino a 5.000 €) Solo per spese 2025 Acquisto mobili ed elettrodomestici in immobili ristrutturati
Superbonus 65% Solo per condomini e “unici proprietari” (2025) Solo soggetti specifici
Bonus Verde Scaduto il 31 dicembre 2024 Non rinnovato

Come funzionano il Bonus Casa (ristrutturazioni) e l’Ecobonus: quali sono le nuove aliquote?

Questi due bonus, che coprono una vasta gamma di interventi (dalle manutenzioni straordinarie alle ristrutturazioni complete, dall’installazione di pompe di calore alla sostituzione di finestre e caldaie), sono quelli che hanno subito la modifica più significativa con la Legge di Bilancio 2025. La novità principale è l’introduzione di una doppia aliquota di detrazione, che dipende dal tipo di immobile su cui vengono fatti i lavori:

  • per tutti gli interventi ammessi al Bonus Casa o all’Ecobonus effettuati su immobili che non sono l’abitazione principale del proprietario (o titolare di diritto reale) che paga le spese (es: seconde case, immobili affittati, immobili tenuti a disposizione), la detrazione fiscale scende:
    • al 36% per le spese sostenute nell’anno 2025;
    • al 30% per le spese sostenute negli anni 2026 e 2027;
  • se invece i lavori di ristrutturazione (Bonus Casa) o di efficientamento energetico (Ecobonus) vengono realizzati sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale dal proprietario (o titolare di usufrutto, uso, abitazione) che sostiene le spese, l’aliquota di detrazione è più vantaggiosa:
    • 50% per le spese sostenute nel 2025;
    • 36% per le spese sostenute nel 2026 e 2027.

Cosa significa “abitazione principale” per avere la detrazione più alta?

Ai fini di queste detrazioni edilizie maggiorate, per “abitazione principale” si intende l’immobile in cui il proprietario (o il titolare di altro diritto reale come usufrutto, uso, abitazione) che sostiene la spesa ha contemporaneamente:

  1. la propria residenza anagrafica (cioè risulta iscritto all’anagrafe di quel Comune per quell’indirizzo);
  2. e la propria dimora abituale (cioè ci vive effettivamente per la maggior parte dell’anno).

Entrambi questi requisiti devono sussistere in capo alla persona che paga i lavori e che beneficerà della detrazione. Di conseguenza, non si può usufruire dell’aliquota maggiorata (50% nel 2025) per lavori fatti su:

  • seconde case (al mare, in montagna, ecc.);
  • immobili dati in affitto a terzi;
  • immobili tenuti semplicemente “a disposizione” (sfitti);
  • immobili di proprietà di società.

Per questi immobili si applicheranno le aliquote standard (36% nel 2025, 30% nel 2026-27).

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Per il Sismabonus (lavori antisismici) le aliquote sono cambiate allo stesso modo?

La Legge di Bilancio 2025 ha allineato le aliquote del Sismabonus (sia quello per interventi diretti di riduzione del rischio sismico, sia il Sismabonus-Acquisti per comprare case antisismiche da imprese di costruzione/ristrutturazione) a quelle previste per Bonus Casa ed Ecobonus. Quindi:

  • aliquota standard: 36% per spese 2025, 30% per spese 2026-27;
  • aliquota maggiorata per abitazione principale: 50% per spese 2025, 36% per spese 2026-27.

C’è però una novità positiva che riguarda il Sismabonus “ordinario” (non quello acquisti). Prima, per ottenere le detrazioni più alte (che arrivavano al 70%, 80%, 75%, 85%), era necessario dimostrare che i lavori comportassero un miglioramento di una o due classi di rischio sismico dell’edificio. Ora, con queste nuove aliquote più basse (massimo 50%), questo requisito del “salto di classe” non è più richiesto. Per ottenere la detrazione del 36% (o del 50% se abitazione principale) è sufficiente che l’intervento realizzato porti a una qualsiasi riduzione del rischio sismico, anche se non così significativa da far migliorare la classificazione sismica dell’intero edificio. Questo potrebbe rendere più facile accedere al beneficio, anche se con una percentuale di detrazione inferiore rispetto al passato.

Il Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche è stato confermato, senza modifiche sostanziali, anche per tutto il 2025. Le sue caratteristiche principali restano:

La detrazione è del 75% delle spese sostenute e vale per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025.

Quanto ai lavori ammessi, il bonus riguarda esclusivamente interventi finalizzati a rimuovere ostacoli alla mobilità in edifici già esistenti, e specificamente quelli che hanno ad oggetto: scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Non rientrano nel Bonus Barriere al 75%, ad esempio, la semplice ristrutturazione del bagno (anche se per renderlo accessibile) o la sostituzione di porte o finestre. Questi ultimi interventi potrebbero però rientrare nel Bonus Casa con le aliquote viste prima.

Posso ancora usare il Bonus Mobili?

Anche il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è stato prorogato per tutto il 2025, mantenendo le regole principali:

  • aliquota: detrazione del 50%;
  • tetto massimo di spesa: la detrazione si calcola su un importo massimo di spesa di 5.000 euro per ogni unità immobiliare oggetto di ristrutturazione (il che significa che la detrazione massima ottenibile è di 2.500 euro);
  • collegamento alla ristrutturazione: è una condizione fondamentale: puoi detrarre le spese per mobili ed elettrodomestici solo se questi sono destinati ad arredare un immobile su cui stai facendo (o hai fatto da poco, non prima dell’anno precedente all’acquisto dei mobili) un intervento di recupero edilizio che dia diritto al Bonus Casa (ristrutturazione, manutenzione straordinaria, ecc.);
  • beni agevolabili: acquisto di mobili nuovi (es. letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione) e di grandi elettrodomestici nuovi con classe energetica elevata: non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, alla classe F per frigoriferi e congelatori.

Il Superbonus esiste ancora nel 2025?

Il Superbonus, che negli anni scorsi ha permesso detrazioni altissime (110% o 90%), è stato drasticamente ridimensionato. Nel 2025, l’aliquota scende ulteriormente e la platea dei beneficiari si restringe moltissimo.

L’aliquota, scesa al 65% nel 2025, è riservata quasi esclusivamente a:

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  • condomìni: per interventi sulle parti comuni dell’edificio.
  • persone fisiche proprietarie uniche (o in comproprietà) di interi edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate.

Per gli interventi su edifici unifamiliari (villette) o su singole unità immobiliari funzionalmente indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari, il Superbonus al 65% nel 2025 è generalmente non più accessibile, salvo pochissime eccezioni residue legate a lavori già in stato molto avanzato nel 2024 o a situazioni specifiche (es. ricostruzione post-sisma in certe aree). Per questi immobili, si dovrà fare riferimento alle aliquote ordinarie di Ecobonus o Sismabonus (viste prima).

Vorrei sistemare il giardino: c’è ancora il Bonus Verde?

Il Bonus Verde, che permetteva una detrazione del 36% per le spese relative alla sistemazione a verde di aree scoperte private (giardini, terrazzi, balconi condominiali), all’installazione di impianti di irrigazione, alla realizzazione di pozzi o di coperture a verde (“tetti verdi”), è scaduto definitivamente il 31 dicembre 2024.

La Legge di Bilancio 2025 non lo ha rinnovato. Di conseguenza, per le spese sostenute nel 2025 per lavori di giardinaggio, acquisto di piante, realizzazione di siepi, ecc., non è più prevista alcuna agevolazione fiscale specifica.

Ho intenzione di installare una stufa a pellet: ci sono agevolazioni fiscali? 

È ancora possibile fruire nel 2025 dalla detrazione del 50 per cento, se si tratta di abitazione principale ovvero del 36% se si tratta di seconda casa, in base agli orientamenti della Comunicazione della Commissione europea del 18 ottobre 2024, C-2024-6206, per cui non vi è stata alcuna stretta per l’Ecobonus per gli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili di cui all’articolo 14, comma 2-bis, del Dl 63/2013, in quanto non sono caldaie ma stufe.



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