L’Irfis ha già erogato i primi 30 milioni di euro alle imprese come contributo per compensare l’aumento dei tassi di interesse sui mutui. L’intervento di Schifani e Riolo.
A meno di un mese dall’approvazione della graduatoria, l’Irfis, l’agenzia finanziaria della Regione Siciliana, ha già erogato i primi 30 milioni di euro alle piccole e medie imprese siciliane che hanno presentato istanza per ottenere un contributo per compensare l’aumento dei tassi di interesse sui mutui. Il presidente della Regione, Renato Schifani, sottolinea che si tratta di un traguardo di rilievo, che conferma l’efficacia dell’azione amministrativa del governo e la capacità di rispondere in tempi rapidi ai bisogni concreti del territorio. A fronte delle attuali difficoltà economiche, si sostengono coloro che investono e producono lavoro: imprese e occupazione sono priorità delle politiche pubbliche per lo sviluppo della Sicilia. La dotazione della misura, per complessivi 45 milioni di euro, è stata predisposta dall’assessorato all’Economia, retto da Alessandro Dagnino. Il termine per la presentazione delle istanze è scaduto a inizio marzo, in un mese è stata approvata la graduatoria e in meno di 30 giorni l’Irfis ha già provveduto a erogare le prime somme. Ad oggi sono state liquidate circa 3000 istanze su un totale di 4.850 inserite in graduatoria, con un importo medio per ciascuna azienda di circa 10000 euro. Delle restanti istanze, circa 900 sono ancora in attesa del Durc, il Documento che attesta la regolarità contributiva, e altre 700 sono in verifica da parte dell’Agenzia delle entrate per debiti o cartelle esattoriali. Secondo quanto previsto, il contributo a fondo perduto copre fino all’80% degli interessi corrispettivi relativi alle rate scadute nel corso del 2023 e pagate entro il 30 settembre 2024, con un massimo di 15.000 euro per impresa. E la presidente dell’Irfis, Iolanda Riolo, commenta: “Irfis ancora una volta si è dimostrato uno strumento efficiente nell’erogazione dei contributi alle imprese, rispettando tempi e procedure. In sei mesi, il governo è riuscito a costruire la misura e a destinare agli aventi diritto le somme grazie al prezioso lavoro dei nostri uffici. Trasformando l’esigenza di ristoro in realtà, si dà vita a una politica economica anticiclica e quanto più efficace, a vantaggio della parte sana del territorio siciliano, sempre più convinti che lavoro e imprese siano in cima alle priorità per lo sviluppo socio-economico, e indirettamente culturale della Sicilia”.
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