gli Usa tornano a vendere armi all’Ucraina dopo la firma sui minerali


Come concordato, il presidente Volodymyr Zelensky e il presidente Donald Trump, insieme al segretario al Tesoro statunitense Scott Bessant, hanno firmato l’accordo sulla costituzione del Fondo di investimento per la ricostruzione tra Stati Uniti e Ucraina”. Lo ha confermato in un post su Facebook Yulia Svyrydenko, vicepremier ucraina: “Si tratta di un documento che può garantire il successo ad entrambi i nostri Paesi: l’Ucraina e gli Stati Uniti”. 

Svyrydenko ha poi passato in rassegna i principali punti dell’accordo. “Il fondo è creato al 50/50. Gestiremo questo Fondo congiuntamente con gli Stati Uniti. Nessuna delle due parti avrà un voto dominante, a dimostrazione della partnership paritaria tra Ucraina e Stati Uniti”, ha spiegato. Quanto alle risorse presenti sul suolo ucraino, “È lo Stato ucraino a stabilire dove e cosa estrarre. Il sottosuolo rimane di proprietà ucraina”. 

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L’accordo inoltre “non prevede alcuna modifica nei processi di privatizzazione o nella gestione delle aziende statali: queste continueranno a appartenere all’Ucraina. Aziende come Ukrnafta o Energoatom restano di proprietà statale”. L’accordo – prosegue ancora – “non contiene alcun riferimento agli obblighi debitori dell’Ucraina nei confronti degli Stati Uniti. L’attuazione dell’accordo consentirà a entrambi i Paesi di accrescere il proprio potenziale economico attraverso pari cooperazione e investimenti”. 

La vicepremier di Kiev spiega anche che l’intesa “è conforme alla Costituzione e non modifica il corso dell’integrazione europea”. “Il documento – dichiara – è coerente con la legislazione nazionale e non contraddice alcun obbligo internazionale dell’Ucraina. È importante che l’accordo diventi un segnale per gli altri attori globali circa l’affidabilità della cooperazione con l’Ucraina nel lungo termine, per decenni”. Il fondo “sarà alimentato esclusivamente con le entrate derivanti dalle nuove licenze”. Si tratta – viene spiegato – “del 50% dei fondi provenienti da nuove licenze per progetti nel campo dei materiali critici e del petrolio e del gas, che saranno recepiti nel bilancio dopo la creazione del Fondo. I proventi derivanti da progetti già in corso o le entrate di bilancio non sono inclusi nel fondo. L’accordo riguarda un’ulteriore cooperazione strategica”. 

Per il funzionamento del fondo saranno necessarie “solo modifiche al Codice di bilancio” e l’accordo stesso “dovrà essere ratificato dalla Verkhovna Rada”, ovvero il parlamento di Kiev. Il fondo – conclude Svyrydenko – “è sostenuto dal governo degli Stati Uniti attraverso l’agenzia DFC, che ci aiuterà ad attrarre investimenti e tecnologie da fondi e aziende sia negli Stati Uniti che nell’UE e in altri paesi che sostengono la nostra lotta contro il nemico russo. Il trasferimento e lo sviluppo della tecnologia costituiscono una componente importante dell’accordo, perché non abbiamo bisogno solo di investimenti, ma anche di innovazione”.



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