La vertenza sulla riorganizzazione dello stabilimento Menarini SpA di Bologna prosegue. Oggi, 30 maggio, si è tenuto un nuovo tavolo al Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit), alla presenza delle Regioni Emilia-Romagna e Campania, dei sindacati e del gruppo Seri Industrial, attuale proprietario dell’azienda.
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Focus del confronto, le prospettive di rilancio del sito bolognese – storico polo produttivo di autobus, oggi destinato ad attività di ricerca e sviluppo del gruppo – e le incertezze su occupazione, formazione e investimenti.
“Il progetto industriale presentato è, sulla carta, coerente con gli impegni assunti a gennaio, ma restano elementi contraddittori che richiedono la massima attenzione”, ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia. “Abbiamo ribadito la necessità di procedere rapidamente con le assunzioni previste nell’ambito della R&D e di attivare subito i percorsi di formazione, per i quali la Regione è pronta a fare la sua parte”.
Personale ed esuberi
Il sito di via San Donato è infatti destinato a diventare il centro di prototipazione e ricerca del gruppo, e su di esso è in corso una trattativa per l’acquisizione dell’area con il colosso Leonardo. Al momento sono 91 i dipendenti attivi, ma il piano ne prevede l’aumento con l’inserimento di almeno 26 ricercatori.
Preoccupano però i ritardi nella gestione degli esuberi ereditati dalla precedente gestione Industria Italiana Autobus (IIA) e la mancanza di risposte da parte dei ministeri coinvolti. “Al Mimit chiediamo di vigilare sul rispetto degli accordi e al ministero delle infrastrutture di garantire le risorse necessarie per sostenere la domanda di mezzi pubblici, che oggi mancano”, ha aggiunto Paglia.
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L’incontro odierno segue quello della scorsa settimana tenutosi in Regione Emilia-Romagna per la verifica trimestrale dell’accordo firmato lo scorso gennaio. Il prossimo aggiornamento del tavolo è stato fissato per martedì 15 luglio alle ore 11, sempre al Mimit.
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